giovedì, aprile 18, 2013
In questi giorni i contatti tra le forze politiche si sono intensificati per ricercare una soluzione condivisa. Voci di intesa tra Pd e Pdl. Insorge il leader dei 5 Stelle Grillo, che dopo la rinuncia di Milena Gabanelli candida Stefano Rodotà. Intanto il presidente della Cei Bagnasco sottolinea: in Italia c'è un incredibile bisogno del senso del dovere.

RadioVaticana - Amato, Marini, Mattarella. Sono alcuni dei nomi proposti nelle ultime ore da Bersani a Berlusconi per l'elezione del nuovo Capo dello Stato. Ma il Pd in una nota precisa: ragioniamo su diverse possibilità con tutte le forze parlamentari per arrivare ad un nome largamente condiviso. Da parte sua Berlusconi continua a collegare la partita Quirinale alla formazione del nuovo governo. Ma per l'eventuale accordo tra Pd, Pdl e Scelta civica i tempi sono stretti. Senza elezione nelle prime tre votazioni che richiedono la maggioranza dei due terzi, dal quarto scrutinio - essendo sufficiente la maggioranza assoluta - entrerebbero in gioco i parlamentari 5 Stelle. Grillo tuona contro “l’inciucio Pd-Pdl”, e rende noto che il candidato ufficiale del Movimento è Stefano Rodotà. Nome gradito al leader di Sel Vendola, radicalmente contrario all'ipotesi di governissimo. Da domattina dunque la parola ai 1007 “grandi elettori”. Ogni giorno, fino all'elezione, due voti anche nel fine settimana. E della necessità di dare un segnale rapido e forte ai drammi sociali si fa interprete il presiedente della Cei Bagnasco, che parla di tempi magri e stremati, sottolineando l'incredibile bisogno di grande senso del dovere e spirito di servizio.

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