La principale agenzia dell’Onu per l’assistenza umanitaria ai palestinesi ha chiuso i suoi uffici e sospeso temporaneamente le sue attività nella Striscia di Gaza dopo che un gruppo di manifestanti aveva assaltato la sede dell’organizzazione in segno di protesta per una riduzione degli aiuti.
Misna - Robert Turner, direttore a Gaza dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (Unrwa), ha denunciato oggi “un’escalation apparentemente pianificata, improvvisa e senza precedenti”. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Maan, ieri i manifestanti avevano fatto irruzione nella sede dell’organismo a Gaza City dopo che Unrwa aveva sospeso l’erogazione di alcuni sussidi a causa di difficoltà finanziarie.
Dagli aiuti garantiti dall’agenzia dell’Onu dipendono 800.000 palestinesi, circa i due terzi della popolazione della Striscia. Secondo Unrwa, i tagli penalizzeranno ogni giorno quasi 25.000 persone.
Un portavoce di Hamas, il partito che governa Gaza dal 2007, ha detto che “la gente ha diritto di protestare contro i tagli disposti da Unrwa” ma sottolineato che le forze di sicurezza sono decise a scongiurare qualsiasi tipo di violenza e a proteggere il personale delle Nazioni Unite.
Gli incidenti di Gaza sono avvenuti in una fase di rinnovate tensioni nei Territori palestinesi nel loro complesso. A Hebron, una città nel sud della Cisgiordania, ieri si sono verificati scontri tra giovani locali e soldati israeliani che avevano arrestato alcuni studenti accusandoli di aver lanciato pietre contro le forze dell’ordine. L’episodio si è verificato poche ore dopo che nella stessa città migliaia di persone avevano partecipato al funerale di un prigioniero palestinese morto in un carcere israeliano. Il decesso ha innescato in Cisgiordania un’ondata di proteste, culminata nell’uccisione da parte dei militari di Tel Aviv di due adolescenti palestinesi.
Misna - Robert Turner, direttore a Gaza dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (Unrwa), ha denunciato oggi “un’escalation apparentemente pianificata, improvvisa e senza precedenti”. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Maan, ieri i manifestanti avevano fatto irruzione nella sede dell’organismo a Gaza City dopo che Unrwa aveva sospeso l’erogazione di alcuni sussidi a causa di difficoltà finanziarie.
Dagli aiuti garantiti dall’agenzia dell’Onu dipendono 800.000 palestinesi, circa i due terzi della popolazione della Striscia. Secondo Unrwa, i tagli penalizzeranno ogni giorno quasi 25.000 persone.
Un portavoce di Hamas, il partito che governa Gaza dal 2007, ha detto che “la gente ha diritto di protestare contro i tagli disposti da Unrwa” ma sottolineato che le forze di sicurezza sono decise a scongiurare qualsiasi tipo di violenza e a proteggere il personale delle Nazioni Unite.
Gli incidenti di Gaza sono avvenuti in una fase di rinnovate tensioni nei Territori palestinesi nel loro complesso. A Hebron, una città nel sud della Cisgiordania, ieri si sono verificati scontri tra giovani locali e soldati israeliani che avevano arrestato alcuni studenti accusandoli di aver lanciato pietre contro le forze dell’ordine. L’episodio si è verificato poche ore dopo che nella stessa città migliaia di persone avevano partecipato al funerale di un prigioniero palestinese morto in un carcere israeliano. Il decesso ha innescato in Cisgiordania un’ondata di proteste, culminata nell’uccisione da parte dei militari di Tel Aviv di due adolescenti palestinesi.
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