Penalizzato dai sondaggi, che gli attribuiscono per lo meno dieci punti percentuali in meno del rivale, il candidato dell’opposizione alle storiche presidenziali del dopo-Chávez, Henrique Capriles, ha convocato ieri in piazza a Caracas centinaia di migliaia di sostenitori.
Misna - Lo ha fatto in una storica roccaforte ‘chavista’, la Avenida Bolívar, nel centro della capitale, che si è tinta dei colori della bandiera nazionale, blu, giallo e rosso. Indossando una camicia ‘Vinotinto’, il colore del vino rosso usato anche dalla nazionale di calcio, l’avvocato di destra, 40 anni, ha sfidato il ‘delfino’ di Hugo Chávez, Nicolás Maduro. “Oggi le strade di Caracas confermano quello che accadrà domenica prossima” ha detto, fra l’altro, Capriles, che ricopre anche l’incarico di governatore dello Stato centrale di Miranda.
La replica di Maduro, 50 anni, presidente ‘ad interim’ dopo la prematura scomparsa di Chávez, il 5 marzo scorso, già vice presidente e ministro degli Esteri, è giunta dallo Stato sud-orientale di Apure. L’ex sindacalista ha guidato una massiccia manifestazione di sostenitori del governo, prima di proseguire per Guárico e Portuguesa, da dove è tornato a denunciare un presunto piano per assassinarlo. “Non ho dubbi, domenica prossima trionferemo” ha detto Maduro. Ciononostante, in un’intervista alla tv di Stato, il responsabile della sua campagna, Jorge Rodríguez, ha esortato “tutte le nostre forze a non cadere in trionfalismi”. L’opposizione, ha ammonito, “sta ricorrendo a una serie di tattiche di bassa levatura per incitare i suoi elettori, mossi dall’odio, ad andare a votare e far sì che i nostri, presi dal trionfalismo, non votino”.
Maduro, indicato da Chávez stesso come suo successore, promette di continuare il cosiddetto Socialismo del XXI secolo ideato 14 anni fa dal presidente scomparso. Capriles propone un governo ispirato all’operato del brasiliano Lula da Silva che in appena 8 anni è riuscito a far uscire dalla povertà 20 milioni di suoi cittadini; Lula, tuttavia, sostiene pubblicamente Maduro.
Misna - Lo ha fatto in una storica roccaforte ‘chavista’, la Avenida Bolívar, nel centro della capitale, che si è tinta dei colori della bandiera nazionale, blu, giallo e rosso. Indossando una camicia ‘Vinotinto’, il colore del vino rosso usato anche dalla nazionale di calcio, l’avvocato di destra, 40 anni, ha sfidato il ‘delfino’ di Hugo Chávez, Nicolás Maduro. “Oggi le strade di Caracas confermano quello che accadrà domenica prossima” ha detto, fra l’altro, Capriles, che ricopre anche l’incarico di governatore dello Stato centrale di Miranda.
La replica di Maduro, 50 anni, presidente ‘ad interim’ dopo la prematura scomparsa di Chávez, il 5 marzo scorso, già vice presidente e ministro degli Esteri, è giunta dallo Stato sud-orientale di Apure. L’ex sindacalista ha guidato una massiccia manifestazione di sostenitori del governo, prima di proseguire per Guárico e Portuguesa, da dove è tornato a denunciare un presunto piano per assassinarlo. “Non ho dubbi, domenica prossima trionferemo” ha detto Maduro. Ciononostante, in un’intervista alla tv di Stato, il responsabile della sua campagna, Jorge Rodríguez, ha esortato “tutte le nostre forze a non cadere in trionfalismi”. L’opposizione, ha ammonito, “sta ricorrendo a una serie di tattiche di bassa levatura per incitare i suoi elettori, mossi dall’odio, ad andare a votare e far sì che i nostri, presi dal trionfalismo, non votino”.
Maduro, indicato da Chávez stesso come suo successore, promette di continuare il cosiddetto Socialismo del XXI secolo ideato 14 anni fa dal presidente scomparso. Capriles propone un governo ispirato all’operato del brasiliano Lula da Silva che in appena 8 anni è riuscito a far uscire dalla povertà 20 milioni di suoi cittadini; Lula, tuttavia, sostiene pubblicamente Maduro.
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