Resta una possibilità, l’amnistia nei confronti dei militanti di Boko Haram che depongano le armi e rinuncino alla violenza.
Misna - Lo ha sostenuto un portavoce del presidente Goodluck Jonathan, poco dopo che ufficiali delle Forze armate avevano riferito di nuove offensive dell’esercito nel nord-est della Nigeria. “Il presidente – ha detto il portavoce – ha chiesto ai membri di Boko Haram di consegnare le armi e accettare l’amnistia, che resta una possibilità dal momento che un comitato sta lavorando sull’ipotesi di un dialogo per una soluzione pacifica”.
Poche ore prima che fossero rilasciate queste dichiarazioni, un portavoce del ministero della Difesa aveva riferito che nel corso di un’offensiva dell’esercito ieri erano stati uccisi 14 militanti di Boko Haram e tre soldati.
Le operazioni militari hanno acquisito una nuova intensità dopo che, martedì sera, nelle regioni nord-orientali di Borno, Yobe e Adamawa è entrato in vigore uno stato di emergenza. Scattata dopo l’arrivo di migliaia di soldati di rinforzo da altre regioni della Nigeria, l’offensiva si è già avvalsa del supporto aereo di caccia ed elicotteri da combattimento. Nella città di Maiduguri, il capoluogo di Borno ritenuto la roccaforte storica di Boko Haram, nei giorni scorsi è entrato in vigore un coprifuoco totale.
Misna - Lo ha sostenuto un portavoce del presidente Goodluck Jonathan, poco dopo che ufficiali delle Forze armate avevano riferito di nuove offensive dell’esercito nel nord-est della Nigeria. “Il presidente – ha detto il portavoce – ha chiesto ai membri di Boko Haram di consegnare le armi e accettare l’amnistia, che resta una possibilità dal momento che un comitato sta lavorando sull’ipotesi di un dialogo per una soluzione pacifica”.
Poche ore prima che fossero rilasciate queste dichiarazioni, un portavoce del ministero della Difesa aveva riferito che nel corso di un’offensiva dell’esercito ieri erano stati uccisi 14 militanti di Boko Haram e tre soldati.
Le operazioni militari hanno acquisito una nuova intensità dopo che, martedì sera, nelle regioni nord-orientali di Borno, Yobe e Adamawa è entrato in vigore uno stato di emergenza. Scattata dopo l’arrivo di migliaia di soldati di rinforzo da altre regioni della Nigeria, l’offensiva si è già avvalsa del supporto aereo di caccia ed elicotteri da combattimento. Nella città di Maiduguri, il capoluogo di Borno ritenuto la roccaforte storica di Boko Haram, nei giorni scorsi è entrato in vigore un coprifuoco totale.
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