lunedì, maggio 13, 2013
Il day after di Brescia è tutto un susseguirsi di veleni politici, nel giorno in cui il governo, tenuto assieme con lo spago, si trasferisce nella “due giorni” in abbazia.
 
YouReporterNews - La strategia del Pdl è duplice: sul fronte difensivo quella che passa ora è che non si sia trattato di una manifestazione “contro i giudici” ma di una normale manifestazione politica elettorale nella città lombarda. Ma la piazza nettamente divisa tra sostenitori di Berlusconi e suoi detrattori, cosa negata contro ogni evidenza dai comunicati ufficiali, è stata una sorpresa, e il nervosismo è affiorato. Lo si vede dalla seconda parte della strategia, che è quella d’attacco. Ci pensano i supefalchi ad accendere la miccia. Il primo è l’inossidabile Daniele Capezzone: “E' un rovesciamento della realtà, si critica nostra manifestazione ma non le aggressioni da noi subite”, implicitamente ammettendo che non erano 5 oppositori, come diceva sabato Brunetta, contro 50 mila berlusconiani, ma di “qualcuno” di più. Renato Brunetta che di domenica è più scatenato del solito, dopo una giornata passata a difendersi con imponente scorta dei carabinieri, si lancia in una sorta di “orazione civile”: “Mi rivolgo a voi, presidenti Boldrini e Vendola, come autorità istituzionali e nello stesso tempo massime figure politiche di Sinistra Ecologia e Libertà. Ieri a Brescia, i teppisti, che hanno cercato di impedire in piazza la libertà di manifestazione, erano radunati intorno a numerose bandiere rosse del Sel”… “Non può durare un secondo di più la vostra afasia, che equivarrebbe ad un osceno giustificazionismo della violenza politica e configurerebbe l’apologia reato.” Insomma, ci va leggero. A farlo letteralmente andare fuori dai gangheri non è il solito Pd, ma il pacioso Vito Crimi, capogruppo dei Cinque Stelle al Senato: “Ieri a Brescia il Pdl ha commesso un atto eversivo nei confronti di un potere dello Stato ed’ è avvenuta una cosa gravissima. Io nella mattina ero davanti al palazzo di giustizia di Brescia con duecento persone a manifestare non contro la giustizia ma a favore della giustizia”. Non lo avesse mai detto, e Cicchitto se la prende contro Grillo e i suoi.

A proposito delle dichiarazioni di Berlusconi, che sabato si è paragonato ad Enzo Tortora come vittima della magistratura, interviene, dopo le figlie, anche la compagna del presentatore Francesca Scopelliti: “Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi hanno “il sapore della propaganda, della ricerca di una legittimazione”.


È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

Per una volta sono d'accordo con Crimi ,e considero meschino il paragone con a Tortora che non aveva commesso nessun reato , a differenza di chi si definisce perseguitato dai pm.

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