venerdì, maggio 10, 2013
In 100 giorni le nuove norme. Si gettano le basi su questioni cardine. 

Il premier Enrico Letta sprona ministri e capigruppo della sua maggioranza a inaugurare l'utile metodo delle "convergenze preventive", con l'obiettivo di gettare le basi nei primi 100 giorni di lavoro su tre questioni cardine: casa, lavoro e riforme. Nel vertice durato oltre tre ore con il vicepremier Alfano, i ministri Saccomanni, Franceschini, Moavero e Giovannini - ha invitato i capigruppo di Camera e Senato ad assumere il ruolo di "sentinelle", vigilando sui possibili punti di frizione nella maggioranza e lavorando, con incontri periodici, a "sminare le tensioni". Prima che insorgano incidenti. In una maggioranza articolata e composta da forze politiche che fino a ieri si sono contrastate, ha spiegato il premier, il dialogo e' indispensabile. Colpito dal clima positivo della riunione, Letta non avrebbe nascosto di essere consapevole della difficolta' del passaggio, insistendo molto sulla corretta impostazione del lavoro. Per questo il premier avrebbe chiesto a ciascun ministro di presentare un 'dossier' per il proprio dicastero, con riflettori accesi nei primi 100 giorni di governo su, appunto, tre priorita'.

Prima priorità: pensando per il dopo al riordino complessivo del sistema fiscale che grava sulla casa, Letta ha sostanzialmente confermato che un decreto sospendera' a giorni il pagamento della rata di giugno dell'Imu. Ma la questione casa non e' solo Imu: per il premier occorre lavorare su altre tariffe e imposte che gravano sulle abitazioni, sugli incentivi per ristrutturazioni e risparmio energetico, e politiche attive per anziani, giovani e meno abbienti.

Seconda priorità: il lavoro, soprattutto giovanile. Una emergenza da affrontare nel quadro di un "percorso europeo", mettendo in campo una strategia nazionale che aiuti a gestire e non subire i passaggi europei. Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, insieme ai capigruppo di maggioranza, nei prossimi giorni lavorera' percio' a un pacchetto di misure organiche con le proposte di pd, pdl e scelta civica.

Terza priorità: le riforme istituzionali. Letta ha chiesto di individuare "punti di ritorno", in particolare sul tema della riforma elettorale. Non si e' parlato dello strumento piu' utile a realizzare le riforme (convenzione o centralita' delle Commissioni parlamentari) ma si e' fatto un quadro di tempi e modalita' di lavoro.

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