mercoledì, maggio 22, 2013
È ricoverato in ospedale l’uomo vittima di violenza da parte degli agenti di partito addetti alla pianificazione familiare. È stato punito perché padre di tre figli. Reggie Littlejohn: “sono terroristi del governo, sono svincolati da ogni legge”. 

Pechino (AsiaNews) - Oltre venti funzionari dell'Ufficio per la pianificazione familiare hanno picchiato a sangue un uomo mercoledì 15 maggio nelle vicinanze di Xiny. Il China Aid riporta che la sola colpa di Zhang Futao, agricoltore della provincia di Jiangsu, sarebbe quella di avere tre figli, di 12, 6 e 4 anni. La famiglia informa che la vittima è al momento ricoverata in ospedale con una frattura alla scatola cranica e un'emorragia cerebrale. "Condanniamo quest'episodio di violenza perpetrata con l'assenso dell'autorità statale nei confronti di un cittadino, il cui solo crimine è stato quello di avere più di un figlio - ha dichiarato Reggie LittleJohn, presidentessa della Women's rights without frontiers - chiediamo che i responsabili siano portati davanti alla giustizia e che alla vittima siano pagate tutte le spese mediche di cui necessita".

La legge sul figlio unico,voluta da Deng Xiaoping alla fine degli anni Settanta, ha ucciso ad oggi, in base a una stima effettuata per difetto, circa 200 milioni di persone. I funzionari dell'Ufficio per la pianificazione familiare la applicano con violenza e sistematicità. Il 21 marzo 2011, un uomo è stato ucciso per aver preso le difese della sorella; gli agenti di partito stavano entrando in casa per imporle una sterilizzazione forzata. "L'attacco del 15 maggio scorso deve essere un monito alla violenza che donne e uomini cinesi sono costretti a subire ogni anno in nome del controllo della popolazione". Ha infine aggiunto Reggie Littlejohn.


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