lunedì, maggio 27, 2013
Lo scrittore ha deciso di parlare di un argomento molto attuale: la crisi e le tasse. In un paese arriva una cartella di Equitalia altissima, che porta a una “morte volontaria” per l’impossibilità di pagare il debito...

Edito dalla casa editrice Guanda, “Cronaca di un suicidio” è la storia di un paese distrutto dalla povertà, dalla crisi e soprattutto dall’impossibilità di pagare le cartelle esattoriali di Equitalia, come accade ormai troppo spesso in tutti i paesi della nostra nazione. Biondillo ha deciso di legare il tema dell'investigazione a quello della crisi, "romanzando" la sofferenza di tante famiglie che in questo momento non riescono a pagare i loro debiti con lo Stato.

Cosi ne parla l’autore: “È più forte di me, non riesco a evitare lo sguardo sociale. Del resto, mai come in questo caso avevo materiale reale dal quale attingere: cartelle più o meno pazze da Equitalia le abbiamo ricevute in tanti, io per primo. Per non parlare di amici che lavorano nell’editoria, nel cinema o nella tv che non hanno più lavoro e hanno dovuto inventarsi altre attività, perfino trasformare la casa in bed and breakfast”.

Il protagonista del libro è, come è facile prevedere, un piccolo imprenditore che si è fatto da solo, e che da solo avrebbe deciso di uccidersi dopo l’arrivo della famosa cartelletta, ma qualcosa non torna. Interverrà l’ispettore Ferraro (già presente in altri romanzi dell’autore come “I materiali del killer”), che si trova sul posto del delitto per cercare di recuperare il rapporto con la figlia. A Ferraro l’autore affida il compito di svelare il mistero che si cela dietro questa morte misteriosa.


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