giovedì, maggio 16, 2013
La maggioranza conferma che domani in Consiglio dei Ministri arriverà il decreto per sospendere l’Imu sulla prima casa. Della questione discute anche l’ufficio di Presidenza dell’Anci, l’associazione dei comuni, oggi alle 13.30. Alesssandro Guarasci ha sentito il presidente Alessandro Cattaneo: ascolta 

Radio Vaticana - R. - Non può ricadere sui Comuni il peso, l’onere economico di questa decisione. E questo perché non saremmo in grado di sopportarlo; perché non avremmo modo di chiudere i bilanci di questo 2013. E’ comunque incredibile che i Comuni non abbiano ancora oggi - ormai a giungo - le condizioni del contorno definite per sapere come chiudere i nostri bilanci. Quindi su questo noi siamo assolutamente molto, molto decisi a fare una battaglia. Al momento si dovrebbe profilare un rinvio della rata della prima casa, e ai Comuni - noi lo abbiamo chiesto a gran voce - una anticipazione di cassa per non andare in crisi con i bilanci. Questo permetterebbe di prendere tempo e di ragionare su come rivedere nel complesso la tassazione dell’Imu.

D. - Questo vuol dire che bisogna mettere anche un freno alla tendenza di tutti gli ultimi governi alla riduzione dei trasferimenti dallo Stato centrale ai Comuni?

R. - Noi ci aspettiamo che non ci siano assolutamente altri tagli - peraltro tutte le forze parlamentari hanno detto che la stagione dei tagli ai Comuni deve finire - ci aspettiamo semplicemente e seriamente degli atteggiamenti conseguenti.

D. - Lei viene dal nord: si aspettava per esempio - anche per aiutare la produzione - un taglio all’Imu sui capannoni? Insomma non sarebbe stato bene per l’economia locale?


R. - Rivediamo tutta la tassazione che c’è sugli immobili. Ribadisco: noi siamo pronti a parlare di Imu nel complesso. Rivediamola perché nel tempo è andata un po’ ad essere pasticciata e va riordinata. Questo senz’altro! Quindi all’interno di questa discussione, nel momento in cui il beneficio lo avranno le attività produttive e da un lato abbiamo trovato anche il modo di alleggerire le classi più deboli, avremo trovato finalmente l’opportunità e il modo di aver dato un’eredità positiva a questo Paese. Aggiungo anche che se guardiamo i conti dello Stato, i famosi 800 miliardi di euro, ci sono delle voci che sono completamente fuori controllo. Altri comporti dello Stato hanno visto raddoppiare la spesa pubblica in questi anni. Ecco, è lì che bisogna andare ad invertire la tendenza.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa