lunedì, maggio 06, 2013
Gli eletti hanno indetto un referendum per decidere in merito alla tanto discussa diaria. Il risultato è che, contrariamente alle direttive del leader, i grillini vogliono tenersi tutta la diaria. Chi vorrà restituirla lo sceglierà liberamente

di Ilaria Sulla

Proprio la settimana scorsa Grillo e Casaleggio avevano mandato una direttiva via mail, chiedendo espressamente ai parlamentari di limitare il più possibile le spese relative alla diaria, rendicontare tutto e destinare l’eccedenza alle associazioni onlus. Per tutta risposta, i grillini hanno indetto nel week-end un sondaggio per decidere se acconsentire alle richieste di Grillo e Casaleggio oppure no. La risposta è arrivata proprio oggi: la diaria non si tocca.

Ma cos’è la diaria? Si tratta di un benefit destinato ai parlamentari per coprire le spese relative al soggiorno a Roma (anche se recenti inchieste hanno mostrato come alcuni godano dell’alloggio gratuito e percepiscano contemporaneamente la diaria). Poco dopo essere venuti a conoscenza dello scandalo, alcuni grillini avevano affermato prontamente: “O l’appartamento o la diaria!”. In effetti proprio in questi giorni i 5Stelle sono tornati a parlare della “questione diaria”, indicendo una votazione per decidere se percepirla interamente o restituire la parte non spesa, come Grillo vorrebbe.

Al centro della discussione non c’è solo questo rimborso, ma anche spese per collaboratori, attività politica, taxi e telefono. Tutto da tenere, secondo i risultati del referendum. Infatti, il 48% dei votanti sostiene che la diaria vada mantenuta interamente previa rendicontazione delle spese: solo chi vorrà restituirà l’eccedente. Il 36% preferirebbe la “rendicontazione pura”, cioè tenere solo ciò che effettivamente si spende e destinare il resto a fondi di solidarietà. Le altre ipotesi sono minoritarie: il 2,27% vorrebbe tenere tutto solo per 4 mesi, per poi decidere in merito quando saprà quanto costa davvero la vita da parlamentare, altri vorrebbero trattenere solo l’80% e altri ancora stabilire un limite di spesa per macro aree. Con il referendum la questione sembrerebbe chiusa. Per quanto riguarda invece l’indennità, escludendo i rimborsi, i grillini percepirebbero 2.500 euro al mese. “Per il fisco noi prendiamo tutta l'indennità, 10mila euro lordi al mese. Alcuni saranno svantaggiati, ma c'è poco da fare. Ecco perché una parte di noi vuole mantenere le indennità accessorie, per compensare quel che perde in tasse”, sostengono i 5Stelle.

Va ricordato che tutte le indennità accessorie sono esenti dal pagamento delle tasse, e quindi sono soldi netti che entrano direttamente in tasca ai parlamentari. Come scrive Repubblica, "si tratta di 3.500 euro di diaria (le spese del mantenimento a Roma, anche per chi ci vive già); 3.690 (4.180 per i senatori) di spese esercizio mandato, quelle che servono per collaboratori (i 5 stelle assumeranno tutti con contratto regolare, e per fare avere 1.500 euro di stipendio a un assistente devono tirarne fuori 2.800); poi 1.000 euro al mese circa, a seconda della distanza casa-aeroporto, per gli spostamenti in taxi (aerei, navi e treni sono rimborsati); infine ci sono 3.098 euro annui di telefono”.


Sono presenti 4 commenti

alex21x ha detto...

GIA SMENTITO BASTA CAZ.............

alex21x ha detto...

MESSAGGIO DI---- CRIMI ---- SUGLI STIPENDI M5S ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Csux_d1p1e0

alex21x ha detto...

MESSAGGIO DI---- CRIMI ---- SUGLI STIPENDI M5S ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Csux_d1p1e0

Anonimo ha detto...

Era ora che si ribellassero , sarebbe anche ora che cominciassero a mescolarsi e produrre qualcosa , visto che anche loro avranno lo stipendio e occupano le poltrone!!

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