I bianconeri conquistano matematicamente il loro 31esimo scudetto (il 29esimo per gli almanacchi ufficiali) imponendosi di misura sul Palermo grazie ad un rigore di Arturo Vidal nella ripresa
Di nuovo il 5 maggio: festeggiamenti in fotocopia a quelli dello scorso anno per la Juve di Antonio Conte. La vittoria “di rigore” sul Palermo permette ai bianconeri di aggiudicarsi il secondo titolo consecutivo, proprio nella giornata in cui, per ironia della sorte, un successo bianconero coincide ancora con un momento avaro di gloria per gli acerrimi rivali interisti. “Il merito per questo secondo titolo va attribuito esclusivamente a tutto il gruppo. Non era facile riconfermarsi leader in Italia”: queste le parole del tecnico bianconero che già nelle scorse settimane aveva elogiato l’impegno e la grande disponibilità dei suoi giocatori.
83 i punti conquistati con tre turni ancora da disputare, migliore difesa e migliore attacco da due anni in campionato: sono questi i numeri impressionanti di una Juve che adesso cerca il salto di qualità anche in Europa. Conte e Paratici nei giorni scorsi hanno assistito alle gare delle semifinali di Champions per capire l’effettivo livello da raggiungere per approdare tra le prime quattro del continente.
La festa: la società e i tifosi pensano dunque ad una programmazione seria per rendere la Juve una realtà ancor più solida e competitiva, puntando su una programmazione in linea con i top club europei più ambiziosi. Ma per qualche ora i dirigenti bianconeri potranno mettere da parte il lavoro e godersi la festa scudetto insieme ai loro calciatori, artefici comunque di una stagione importante, segnata da un incedere preponderante verso il tricolore.
di Francesco Mafera
Di nuovo il 5 maggio: festeggiamenti in fotocopia a quelli dello scorso anno per la Juve di Antonio Conte. La vittoria “di rigore” sul Palermo permette ai bianconeri di aggiudicarsi il secondo titolo consecutivo, proprio nella giornata in cui, per ironia della sorte, un successo bianconero coincide ancora con un momento avaro di gloria per gli acerrimi rivali interisti. “Il merito per questo secondo titolo va attribuito esclusivamente a tutto il gruppo. Non era facile riconfermarsi leader in Italia”: queste le parole del tecnico bianconero che già nelle scorse settimane aveva elogiato l’impegno e la grande disponibilità dei suoi giocatori.
83 i punti conquistati con tre turni ancora da disputare, migliore difesa e migliore attacco da due anni in campionato: sono questi i numeri impressionanti di una Juve che adesso cerca il salto di qualità anche in Europa. Conte e Paratici nei giorni scorsi hanno assistito alle gare delle semifinali di Champions per capire l’effettivo livello da raggiungere per approdare tra le prime quattro del continente.
La festa: la società e i tifosi pensano dunque ad una programmazione seria per rendere la Juve una realtà ancor più solida e competitiva, puntando su una programmazione in linea con i top club europei più ambiziosi. Ma per qualche ora i dirigenti bianconeri potranno mettere da parte il lavoro e godersi la festa scudetto insieme ai loro calciatori, artefici comunque di una stagione importante, segnata da un incedere preponderante verso il tricolore.
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È presente 1 commento
Asso piglia tutto vero? Bravi. Finché dura...
Germano.
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