Il docente di “Filosofia del diritto” è stato allontanato dal Movimento 5 Stelle per le sue recenti dichiarazioni
Paolo Becchi è spesso considerato l’ideatore del Movimento 5 Stelle, ma dopo le sue recenti “uscite” i gruppi parlamentari grillini di Camera e Senato ne prendono le distanze. Cosa ha detto Becchi di così scottante? Avrebbe usato parole “pericolose” commentando i recenti avvenimenti davanti a Palazzo Chigi. “Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all'Economia”, ha riferito il docente a “La zanzara” su Radio 24.
“La situazione se non migliora peggiora – ha continuato - e non so quanto la gente possa resistere, non so quanto il Movimento possa frenare la violenza della gente, che è nella natura delle cose”. Il docente Becchi ha avuto qualcosa da dire anche in merito alla rielezione di Napolitano: “Neanche in Venezuela. Se poi le commissioni di garanzia non vengono date al Movimento si può parlare di golpettino istituzionale. Non è follia pensare che uno possa prendere armi. Quando la situazione diventa esplosiva nella storia abbiamo avuto esempi di questo genere”.
In seguito a queste frasi shock il Movimento ha dovuto immediatamente rispondere. “I gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato prendono nettamente le distanze da tutto quanto proferito da Paolo Becchi”, riferiscono gli stessi parlamentari in un comunicato. Le parole di Beppe Grillo, che allontana il Movimento da ogni possibile aziona violenta, hanno portato Becchi alla replica: “Non sono ideologo di un movimento che per sua natura è anti-ideologico. Ho sempre parlato a titolo personale. Non sono nemmeno attivista del movimento, l'ho votato ma mai ho avuto la volontà di parlare per il Movimento 5 Stelle o come se ne fossi rappresentante, non lo sono mai stato”.
Nonostante l’allontanamento, il docente non incolpa Beppe Grillo e si sente “caduto nella trappola” innescata dalla televisione, e in particolare dai dibattiti televisivi contro cui si è sempre schierato il Movimento, tanto da aver di recente espulso il senatore Mastrangeli per le partecipazione al programma di Barbara D’Urso “Pomeriggio 5”. “Ora ho due appuntamenti in tv – ricorda Becchi - con Servizio Pubblico stasera e domani con Agorà. Poi sparirò, non voglio in alcun modo approfittare del Movimento o danneggiarlo. Sono caduto in una trappola, non ho valutato le difficoltà in cui potevo incorrere”.
Paolo Becchi è spesso considerato l’ideatore del Movimento 5 Stelle, ma dopo le sue recenti “uscite” i gruppi parlamentari grillini di Camera e Senato ne prendono le distanze. Cosa ha detto Becchi di così scottante? Avrebbe usato parole “pericolose” commentando i recenti avvenimenti davanti a Palazzo Chigi. “Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all'Economia”, ha riferito il docente a “La zanzara” su Radio 24.
“La situazione se non migliora peggiora – ha continuato - e non so quanto la gente possa resistere, non so quanto il Movimento possa frenare la violenza della gente, che è nella natura delle cose”. Il docente Becchi ha avuto qualcosa da dire anche in merito alla rielezione di Napolitano: “Neanche in Venezuela. Se poi le commissioni di garanzia non vengono date al Movimento si può parlare di golpettino istituzionale. Non è follia pensare che uno possa prendere armi. Quando la situazione diventa esplosiva nella storia abbiamo avuto esempi di questo genere”.
In seguito a queste frasi shock il Movimento ha dovuto immediatamente rispondere. “I gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato prendono nettamente le distanze da tutto quanto proferito da Paolo Becchi”, riferiscono gli stessi parlamentari in un comunicato. Le parole di Beppe Grillo, che allontana il Movimento da ogni possibile aziona violenta, hanno portato Becchi alla replica: “Non sono ideologo di un movimento che per sua natura è anti-ideologico. Ho sempre parlato a titolo personale. Non sono nemmeno attivista del movimento, l'ho votato ma mai ho avuto la volontà di parlare per il Movimento 5 Stelle o come se ne fossi rappresentante, non lo sono mai stato”.
Nonostante l’allontanamento, il docente non incolpa Beppe Grillo e si sente “caduto nella trappola” innescata dalla televisione, e in particolare dai dibattiti televisivi contro cui si è sempre schierato il Movimento, tanto da aver di recente espulso il senatore Mastrangeli per le partecipazione al programma di Barbara D’Urso “Pomeriggio 5”. “Ora ho due appuntamenti in tv – ricorda Becchi - con Servizio Pubblico stasera e domani con Agorà. Poi sparirò, non voglio in alcun modo approfittare del Movimento o danneggiarlo. Sono caduto in una trappola, non ho valutato le difficoltà in cui potevo incorrere”.
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