Il nuovo ceppo dell'influenza aviaria, che finora ha già ucciso 25 persone in Cina, costituisce una "minaccia grave per l'uomo che va presa molto seriamente".
Radio Vaticana - Lo ha detto uno dei ricercatori dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) al lavoro per studiare l'ultima mutazione del virus influenzale, l'H7N9, definito "letale e molto pericoloso". John McCauley, direttore di un Centro di ricerca britannico che lavora per l'agenzia sanitaria dell'Onu, ha aggiunto che "l'Oms considera questa una minaccia grave, che dovrebbe essere trattata con calma, ma con molta serietà. Al momento non sappiamo se il virus si trasmetta da uomo a uomo, ma non si può escludere questa ipotesi". Colin Butte, esperto di virus aviari del Pirbright Institute, aggiunge che "più a lungo il virus circola senza controllo e più aumentano le possibilità che raggiunga un nuovo stadio, in cui si trasmette attraverso gli esseri umani. In questo caso saremmo davanti a una pandemia". Fino ad ora - riporta l'agenzia AsiaNews - tutti coloro che hanno contratto la malattia sono stati a diretto contatto con dei volatili ed in particolare con dei polli, che sono i portatori del virus. Nel frattempo, questa mattina nella provincia cinese dell'Hunan, un uomo di 55 anni è morto a causa dell'influenza aviaria, portando a 25 il numero totale delle vittime dell'epidemia. Secondo i media cinesi in totale sono 127 le persone che hanno contratto il virus in tutta la Cina. Di queste, "almeno altri 20" sono in pericolo di vita. (R.P.)
Radio Vaticana - Lo ha detto uno dei ricercatori dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) al lavoro per studiare l'ultima mutazione del virus influenzale, l'H7N9, definito "letale e molto pericoloso". John McCauley, direttore di un Centro di ricerca britannico che lavora per l'agenzia sanitaria dell'Onu, ha aggiunto che "l'Oms considera questa una minaccia grave, che dovrebbe essere trattata con calma, ma con molta serietà. Al momento non sappiamo se il virus si trasmetta da uomo a uomo, ma non si può escludere questa ipotesi". Colin Butte, esperto di virus aviari del Pirbright Institute, aggiunge che "più a lungo il virus circola senza controllo e più aumentano le possibilità che raggiunga un nuovo stadio, in cui si trasmette attraverso gli esseri umani. In questo caso saremmo davanti a una pandemia". Fino ad ora - riporta l'agenzia AsiaNews - tutti coloro che hanno contratto la malattia sono stati a diretto contatto con dei volatili ed in particolare con dei polli, che sono i portatori del virus. Nel frattempo, questa mattina nella provincia cinese dell'Hunan, un uomo di 55 anni è morto a causa dell'influenza aviaria, portando a 25 il numero totale delle vittime dell'epidemia. Secondo i media cinesi in totale sono 127 le persone che hanno contratto il virus in tutta la Cina. Di queste, "almeno altri 20" sono in pericolo di vita. (R.P.)
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.