sabato, maggio 25, 2013
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon ha condannato “fermamente” l'attentato di Ieri a Kabul, in Afghanistan. Morti tutti i talebani coinvolti nell’assalto e almeno un poliziotto, diversi i feriti tra cui un’italiana in gravi condizioni.

Radio Vaticana - La violenza non abbandona Kabul. Un comando di sei talebani tra kamikaze e combattenti, ieri, ha preso di mira il distretto di Borj-e Sharahah dove si trova la sede dell’Afghan Public Protection Force, molte organizzazioni internazionali e un ospedale di Emergency. “Abbiamo attaccato un edificio che ospitava stranieri, tra i quali agenti Cia che addestravano le forze di sicurezza afghane” ha affermato il portavoce dei terroristi, Zabiullah Mujahid, citato da una locale agenzia. Dopo un pomeriggio di fuoco, sono morti tutti gli assalitori tra cui due kamikaze, ucciso almeno un poliziotto, dieci i feriti, secondo altre fonti diciotto, tra cui una funzionaria italiana dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Gravi le condizioni della donna che è stata trasferita all'ospedale militare di Bagram. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha condannato con fermezza l’attentato, pur invitando tutte le parti a fare ogni sforzo per porre fine alla violenza e perseguire la pace.


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