E’ morto a 75 anni Luciano Lutring. Pittore, scrittore, bisognerebbe dire.
Milano (youreporternews) - Ma sopratutto l’ex “solista” del mitra, soprannome che qualificò la sua carriera criminale e che ancora, dopo aver letteralmente cambiato vita, era una sorta di suo “marchio di fabbrica” che certo non rinnegava. Le sue pagine Facebook sono piene di messaggi dei tanti amici che, nella sua seconda carriera, si era fatto. Il “solista del mitra” se l’era “guadagnato” per la custodia da violino dove portava la sua arma automatica sul “luogo di lavoro”: almeno un centinaio di rapine, tra Italia e Francia. Preso dopo una latitanza da nemico pubblico venne graziato dopo aver fatto molti anni di galera nei due paesi, grazia ottenuta da entrambi i presidenti perchè nel frattempo era effettivamente cambiato. Si era trasformato in artista, trascorrendo poi gran parte della sua vita ad Arona. Il pubblico, do
po gli anni dell’oblio, lo aveva conosciuto in numerosi interventi ed interviste, dove raccontava la psicologia dei rapinatori di un tempo e rilevava la differenza con la criminalità attuale, spesso in mano a non-professionisti senza regole e, per questo, ancora più pericolosi.
Milano (youreporternews) - Ma sopratutto l’ex “solista” del mitra, soprannome che qualificò la sua carriera criminale e che ancora, dopo aver letteralmente cambiato vita, era una sorta di suo “marchio di fabbrica” che certo non rinnegava. Le sue pagine Facebook sono piene di messaggi dei tanti amici che, nella sua seconda carriera, si era fatto. Il “solista del mitra” se l’era “guadagnato” per la custodia da violino dove portava la sua arma automatica sul “luogo di lavoro”: almeno un centinaio di rapine, tra Italia e Francia. Preso dopo una latitanza da nemico pubblico venne graziato dopo aver fatto molti anni di galera nei due paesi, grazia ottenuta da entrambi i presidenti perchè nel frattempo era effettivamente cambiato. Si era trasformato in artista, trascorrendo poi gran parte della sua vita ad Arona. Il pubblico, do
po gli anni dell’oblio, lo aveva conosciuto in numerosi interventi ed interviste, dove raccontava la psicologia dei rapinatori di un tempo e rilevava la differenza con la criminalità attuale, spesso in mano a non-professionisti senza regole e, per questo, ancora più pericolosi.
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