domenica, maggio 05, 2013
Il Partito comunista cinese, invitando la Lega nazionale per la democrazia, mette un limite di età agli invitati: non devono avere più di 60 anni. E la Signora ne ha 67. Pechino si vendica per il perduto monopolio economico sul Myanmar, seguito alle aperture democratiche del Paese.

Asianews - Il Partito comunista cinese ha escluso Aung San Suu Kyi da una visita in Cina perché ha oltre 60 anni. Nell'accogliere una prima visita del partito della Signora, la Lega nazionale per la democrazia (Ndl), Pechino ha posto come limite che i rappresentanti non abbiano oltre i 60 anni. Han Thar Myint, membro del Comitato esecutivo dell'Ndl , che ha organizzato il viaggio, fissato per la prossima settimana, ha spiegato che "Nell'invito si cita il fatto che i delegati devono essere sotto i 60 anni. La signora Aung San Suu Kyi adesso ha 67 anni, per cui non potrà andarci".

Il rifiuto della visita alla Signora ha scatenato ipotesi e critiche. Aung San Suu Kyi è un'icona della democrazia e grazie a lei il Myanmar si è incamminato verso un sistema più liberale, limitando il potere della giunta militare, sempre sostenuta da Pechino con armi e aiuti economici.

Sotto la dittatura della giunta, La Cina è divenuta il primo partner commerciale del Paese, accusato di spogliare le ricchezze minerarie, idriche e forestali del Myanmar. Le aperture democratiche degli ultimi anni hanno sottratto il Myanmar al monopolio cinese, aprendo il mercato anche al resto della comunità internazionale.

"Per tutto questo - racconta una fonte di AsiaNews - la Signora è vista da Pechino come il fumo negli occhi".

Negli ultimi tempi, forse spinta dal realismo, Sung San Suu Kyi ha allentato le critiche verso la Cina e gli investimenti cinesi. Lo scorso marzo, ad esempio, lei e l'Ndl hanno parlato a favore di una miniera di rame a Monywa, gestita da Pechino, anche se vi erano stati espropri di terre e incuria verso l'ambiente, denunciati dai locali.

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