Ventisette ragazzi deceduti in seguito alla circoncisione in Sud Africa

di Silvio Foini

Il rito antico della circoncisione ha mietuto le vite di ben 27 ragazzi di età compresa fra i 13 e 21 anni. Il presidente sudafricano Jacob Zuma ha incaricato la polizia di svolgere accurate indagini per fare chiarezza. Secondo i guaritori tradizionali, queste morti sarebbero accadute per negligenza di chi ha praticato le circoncisioni. Si noti che, negli ultimi anni, questo rito iniziatico tipico delle etnie Xhosas, Sothos e Ndebeles ha causato centinai di morti fra la locale gioventù e vani sono risultati gli sforzi da parte delle autorità per inculcare fondamentali pratiche igieniche fra i guaritori tradizionali che effettuano questa pratica.

Dai dipinti antichi, si evince che la procedura della circoncisione risale almeno a 6000 anni fa ed era molto diffusa soprattutto in Egitto. Tuttora la circoncisione rimane comunque uno tra i metodi più discussi in campo medico. Le statistiche dicono che l'80% degli uomini al mondo, non è circonciso mentre per gli islamici la circoncisione rappresenta quasi un obbligo morale oltre che religioso: Abramo fu circonciso, Maometto pure, la circoncisione è collegata al dolore che, in base alla mentalità imperante, dev'essere sempre tollerato dall'uomo islamico, proprio come una “sfida alla sopportazione del male, volta alla sopravvivenza”. Ancora, secondo il pensiero islamico, i non circoncisi conservano le impurità all'interno del loro corpo, di conseguenza le preghiere rivolte al loro dio risultano vane.