Siamo in Pakistan, dove le elezioni generali di sabato hanno fatto segnare la vittoria della Lega musulmana pachistana di Nawaz Sharif.
Radio Vaticana - Una tornata elettorale svoltasi nella tensione, a causa dei ripetuti attacchi talebani – l’ultimo ieri, con 6 morti in Belucistan – e che ora finisce sotto la lente d’ingrandimento degli organi che verificano la trasparenza e la correttezza del voto. Da Islamabad, ci riferisce Maurizio Salvi: Audio. “Secondo la Commissione per i diritti umani del Pakistan le elezioni vinte sabato dalla Lega musulmana pachistana di Nawaz Sharif sono state le piu’ care della storia e grossolanamente malgestite. La Commissione ha sostenuto che non vi e’ rapporto fra il denaro investito da governo, candidati e partiti, ed il ritorno in termini di correttezza e trasparenza, con la grave macchia dell’impossibilità per le donne di votare in molte localita’, come il Lower Dir. Gli analisti sottolineano che la vittoria di Sharif e’ stata resa possibile da un vero e proprio ‘tsunami’ realizzato nella sua provincia natale, il Punjab, che contribuisce per oltre la metà dei seggi del Parlamento. Da parte sua il principale leader dell’opposizione, Imran Khan,capo del Movimento per la Giustizia, ha ammesso la vittoria del due volte ex premier conservatore, ma ha sostenuto che essa e’ avvenuta in uno scenario in cui vi sono stati molti brogli. Felice per il successo ottenuto, Sharif si e’ rammaricato solo di non essere riuscito ad ottenere i voti sufficienti per governare da solo, mentre dovrà invece farlo in una coalizione insieme a candidati indipendenti".
Radio Vaticana - Una tornata elettorale svoltasi nella tensione, a causa dei ripetuti attacchi talebani – l’ultimo ieri, con 6 morti in Belucistan – e che ora finisce sotto la lente d’ingrandimento degli organi che verificano la trasparenza e la correttezza del voto. Da Islamabad, ci riferisce Maurizio Salvi: Audio. “Secondo la Commissione per i diritti umani del Pakistan le elezioni vinte sabato dalla Lega musulmana pachistana di Nawaz Sharif sono state le piu’ care della storia e grossolanamente malgestite. La Commissione ha sostenuto che non vi e’ rapporto fra il denaro investito da governo, candidati e partiti, ed il ritorno in termini di correttezza e trasparenza, con la grave macchia dell’impossibilità per le donne di votare in molte localita’, come il Lower Dir. Gli analisti sottolineano che la vittoria di Sharif e’ stata resa possibile da un vero e proprio ‘tsunami’ realizzato nella sua provincia natale, il Punjab, che contribuisce per oltre la metà dei seggi del Parlamento. Da parte sua il principale leader dell’opposizione, Imran Khan,capo del Movimento per la Giustizia, ha ammesso la vittoria del due volte ex premier conservatore, ma ha sostenuto che essa e’ avvenuta in uno scenario in cui vi sono stati molti brogli. Felice per il successo ottenuto, Sharif si e’ rammaricato solo di non essere riuscito ad ottenere i voti sufficienti per governare da solo, mentre dovrà invece farlo in una coalizione insieme a candidati indipendenti".
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