domenica, maggio 05, 2013
Si è svolto a Lecce, dal 24 al 28 aprile il Festival della Dieta Med-Italiana. La formula “Vado, l’assaggio e torno”, ha proposto una riscoperta di antichi sapori, prodotti di qualità e a km 0

di Monica Cardarelli

In un periodo in cui le notizie di crisi economica e sociale sono all’ordine del giorno, finalmente da Lecce e dal Salento una proposta concreta di fiducia e genuinità. Il Salento infatti è stato eletto “Territorio dell’Anno 2013” e una parte del merito va alle sue tradizioni gastronomiche e al fatto di essere uno dei pochi territori in cui l’alimentazione è ancora strettamente legata alla buona e sana “dieta mediterranea”, e il riconoscimento che quest’ultima ha ricevuto a livello internazionale da parte dell’Unesco è una sorta di premio per quei territori e per quelle genti che continuano a credere che la dieta mediterranea sia il regime alimentare e lo stile di vita più buono e più sano. Così, nella centralissima e storica piazza Sant’Oronzo di Lecce, si è svolto dal 24 al 28 aprile il Festival della Dieta Med-Italiana (gemellato con l’evento “Cerealia” – Roma, 6/9 giugno 2013 – www.cerealialudi.org), una ricca kermesse specificatamente dedicata alla versione italiana dello stile alimentare più famoso del mondo.

Al progetto del Festival, concepito e curato dagli studenti di una scuola superiore (l’istituto “Galilei-Costa”), ha creduto dal primo momento Francesco Pacella, assessore all’agricoltura e al turismo della Provincia di Lecce, e ci hanno creduto anche Alfredo Prete, presidente della locale Camera di Commercio, Dario Stefano, assessore uscente della Regione Puglia, Paolo Perrone e Luigi Coclite, rispettivamente sindaco e assessore alla cultura della città di Lecce. Ma non basta, anche la Coldiretti e la Cia del luogo hanno collaborato alla grande con gli studenti leccesi insieme a “Salento d’Amare” e i Gruppi di Azione Locale (GAL) “Capo di Leuca”, “Serre Salentine” e “Terra d’Otranto”.

Il programma dell’evento era molto ricco e variegato. Apprezzabile la capacità dei promotori di concepire e mettere in atto una vera e propria azione turistica, mirante a fare il tutto esaurito in città e ad offrire ai visitatori e ai turisti una rosa di servizi non certo di poco conto. Con la formula “Vado, l’assaggio e torno” ben oltre 100 strutture ricettive del territorio (resort, hotel, masserie, b&b, etc.) hanno offerto tariffe ribassate sostenendo il motto “hi quality & low cost” (alta qualità a costi ridotti). Con “Menutipico Salentino” i ristoranti e le trattorie della città offrivano nel periodo del festival un menu speciale, a prezzo ridotto e fisso, comprendente una rosa di piatti strettamente riconducibili alla buona e sana Dieta Mediterranea specificatamente salentina, mentre i bar proponevano l’Aperitipico Salentino, un bicchiere di vino locale, bianco, rosato o rosso a scelta, accompagnato da stuzzichini e assaggini scelti tra le tante risorse tipiche del territorio, dalle friselline ai tarallini, alle olive, ai sottoli.

I prodotti in esposizione agli stand di Piazza Sant’Oronzo hanno offerto uno spaccato di genuinità e cortesia, professionalità e competenza delle numerose aziende agricole presenti: dai formaggi agli insaccati, dall’olio al vino, dal miele e prodotti delle api ai prodotti di erboristeria il panorama offerto era veramente ampio e di qualità. Una proposta semplice e coraggiosa quella di portare in piazza e ‘in tavola’ i prodotti della terra e di un territorio estremamente ricco, ospitale e generoso come il Salento.

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