mercoledì, maggio 22, 2013
Negli Stati Uniti, ad Oklahoma City, il giorno dopo i disastro naturale si contano le vittime e i danni.  

Radio Vaticana - Il bilancio parla di 24 vittime, tra cui 9 bambini, e centinaia di feriti. “Non vi lasceremo soli” – ha detto il presidente americano Obama, che ha decretato lo stato di calamità in tutto l’Oklahoma. Il servizio di Elena Molinari: ascolta Si è scavato tutta notte nel sobborgo di Moore, alle porte di Oklahoma City. Soprattutto alla scuola elementare Plaza Tower, di cui restano solo macerie, come tra le centinaia di edifici rasi al suolo dalla furia del mostruoso tornado. Con venti oltre i 300 chilometri orari la bufera ha spazzato via interi quartieri lungo il suo cammino, scagliando auto come proiettili contro case e persone. L’ultimo bilancio ufficiale e’ di 24 vittime accertate, tra cui nove bimbi della scuola che si trovava nell’occhio del ciclone. Il numero di feriti ammonta a 237. Oggi sul posto ci sarà il ministro dell’Interno Janet Napolitano, per cercare di quantificare i danni della bufera, che Barack Obama ha definito una delle "più distruttive della storia americana”. Il presidente americano ha anche assicurato allo Stato tutto l’aiuto di cui avrà bisogno. Intanto più di 150 persone sono state estratte vive dalle macerie, ma alcune mancano ancora all’appello mentre l’intera regione resta priva di acqua e di elettricità.

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