venerdì, maggio 03, 2013
Come preannunciato nei giorni scorsi, il candidato presidenziale dell’opposizione Henrique Capriles ha presentato al Tribunale supremo di giustizia (Tsj) la richiesta di impugnazione delle elezioni del 14 aprile che lo hanno visto sconfitto per meno di due punti percentuali dal successore designato del defunto Hugo Chávez, Nicolás Maduro. 

Misna - Il governatore dello Stato centrale di Miranda, che si rifiuta di riconoscere Maduro come nuovo presidente, ha reiterato le denunce di frodi e irregolarità lanciate all’indomani dell’appuntamento con le urne. L’impugnazione giunge dopo che in settimana il Consiglio nazionale elettorale (Cne) ha avviato la verifica del 46% delle schede non riviste, come da prassi, lo stesso giorno del voto. Un’operazione sollecitata dallo stesso Capriles che tuttavia pretendeva anche la revisione dei registri di votazione, opzione respinta dal Cne poiché “non prevista dall’ordinamento giuridico”. Il ricorso presentato da Capriles interessa l’intero processo elettorale, dalla campagna alla violenza seguita il 15 aprile alla proclamazione di Maduro come presidente eletto costata la vita a nove persone, secondo un bilancio ufficiale che ha registrato anche decine di feriti e assalti a palazzi pubblici e portato in carcere diversi oppositori fra cui un generale a riposo. La tensione ha raggiunto nel frattempo anche il parlamento dove in settimana alcuni deputati dell’opposizine sono stati aggrediti da colleghi della maggioranza; i deputati della minoranza María Corina Machado e Julio Borges hanno riportato fratture al volto.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa