Dopo due giorni di intense consultazioni nel villaggio di Panmunjom, questa mattina le delegazioni nord e sudcoreana hanno raggiunto un accordo sulla ripresa dei colloqui di pace ad alto livello.
Misna - La località in questione è proprio quella dove venne firmato 60 anni fa l’armistizio che mise fine alla Guerra di Corea. Gli incontri, che si terranno nella capitale sudcoreana Seul per due giorni a partire da mercoledì, saranno i primi a livello ministeriale da sei anni a questa parte Tutt’ora permangono ampie zone grigie nei rapporti tra le due Coree, particolarmente tesi negli ultimi mesi dopo il lancio di un nuovo missile a lungo raggio nordcoreano lo scorso dicembre e l’ennesima esplosione nucleare sotterranea a febbraio. Due eventi che hanno provocato un inasprimento delle sanzioni verso il regime del Nord e una serie di tensioni che hanno portato nuovamente sull’orlo di un confronto armato in Estremo Oriente.
Finora non è stato reso noto il programma preciso per i prossimi incontri, nè l’identità di chi vi parteciperà e i temi che saranno discussi, ma prevedibilmente in cima alla lista ci sarà la riattivazione del complesso industriale congiunto di Kaesong, le cui attività che danno lavoro a 53.000 nordcoreani sono state sospese in aprile. Gli altri argomenti in agenda dovrebbero essere la riapertura ai turisti sudcoreani del centro paesaggistico e naturalistico del monte Kumgang, chiuso dal 2008, e la ripresa degli incontri tra membri delle famiglie che il conflitto ha diviso.
Sebbene accolta con favore dalle diplomazie, l’iniziativa solleva anche dubbi sulle reali intenzioni del regime di Pyongyang, che potrebbe avere “concesso” all’alleato cinese sempre più insofferente verso le sue provocazioni, un’apertura al dialogo nei giorni in cui il presidente cinese Xi Jinping si trovava negli Stati Uniti per incontri ai massimi livelli, tra cui il “faccia a faccia” di due giorni con Obama nella residenza presidenziale di Palm Springs in California.
Misna - La località in questione è proprio quella dove venne firmato 60 anni fa l’armistizio che mise fine alla Guerra di Corea. Gli incontri, che si terranno nella capitale sudcoreana Seul per due giorni a partire da mercoledì, saranno i primi a livello ministeriale da sei anni a questa parte Tutt’ora permangono ampie zone grigie nei rapporti tra le due Coree, particolarmente tesi negli ultimi mesi dopo il lancio di un nuovo missile a lungo raggio nordcoreano lo scorso dicembre e l’ennesima esplosione nucleare sotterranea a febbraio. Due eventi che hanno provocato un inasprimento delle sanzioni verso il regime del Nord e una serie di tensioni che hanno portato nuovamente sull’orlo di un confronto armato in Estremo Oriente.
Finora non è stato reso noto il programma preciso per i prossimi incontri, nè l’identità di chi vi parteciperà e i temi che saranno discussi, ma prevedibilmente in cima alla lista ci sarà la riattivazione del complesso industriale congiunto di Kaesong, le cui attività che danno lavoro a 53.000 nordcoreani sono state sospese in aprile. Gli altri argomenti in agenda dovrebbero essere la riapertura ai turisti sudcoreani del centro paesaggistico e naturalistico del monte Kumgang, chiuso dal 2008, e la ripresa degli incontri tra membri delle famiglie che il conflitto ha diviso.
Sebbene accolta con favore dalle diplomazie, l’iniziativa solleva anche dubbi sulle reali intenzioni del regime di Pyongyang, che potrebbe avere “concesso” all’alleato cinese sempre più insofferente verso le sue provocazioni, un’apertura al dialogo nei giorni in cui il presidente cinese Xi Jinping si trovava negli Stati Uniti per incontri ai massimi livelli, tra cui il “faccia a faccia” di due giorni con Obama nella residenza presidenziale di Palm Springs in California.
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