Quattro talebani sono stati uccisi questa mattina durante un attacco lanciato contro il palazzo presidenziale a Kabul, la capitale dell’Afghanistan.
Afghanistan (Misna) - Per 45 minuti, un’area del palazzo, in una zona intensamente presidiata nel centro di Kabul, è stata avvolta dal fumo, mentre sono state sentite numerose esplosioni accompagnate da un intenso scambio di colpi d’armi da fuoco. Il commando suicida che aveva cercato di forzare l’ingresso orientale della residenza presidenziale ma era stato individuato dagli uomini dei servizi di sicurezza, è stato neutralizzato, secondo le fonti della polizia afgana, prima che raggiungesse i suoi obiettivi e non ci sarebbero altre vittime. Incolume anche il presidente Hamid Karzai, che si trovava all’interno del palazzo.
Diversa la versione di un portavoce talebano, che ha parlato di morti sia stranieri, sia tra i militari afgani, confermando che tra gli obiettivi vi erano anche i limitrofi Ariana Hotel, che ospita una sede della Cia, e il ministero della Difesa. Gli assalitori sarebbero stati affrontati anche dagli specialisti del servizio di protezione presidenziale e dal personale della Cia. Coinvolti, ma senza conseguenze, i giornalisti che stavano arrivando sul posto per partecipare a una conferenza stampa convocata da Karzai.
I fatti di questa mattina segnalano ancora una volta l’intenzione dei talebani di volere continuare le azioni belliche nonostante l’inaugurazione di una settimana fa a Doha, nel Qatar, di un loro ufficio di rappresentanza politica, essenziale per i previsti colloqui con il governo afgano e con gli Stati Uniti sul futuro del paese dopo il ritiro dei contingenti Nato entro il dicembre 2014.
Afghanistan (Misna) - Per 45 minuti, un’area del palazzo, in una zona intensamente presidiata nel centro di Kabul, è stata avvolta dal fumo, mentre sono state sentite numerose esplosioni accompagnate da un intenso scambio di colpi d’armi da fuoco. Il commando suicida che aveva cercato di forzare l’ingresso orientale della residenza presidenziale ma era stato individuato dagli uomini dei servizi di sicurezza, è stato neutralizzato, secondo le fonti della polizia afgana, prima che raggiungesse i suoi obiettivi e non ci sarebbero altre vittime. Incolume anche il presidente Hamid Karzai, che si trovava all’interno del palazzo.
Diversa la versione di un portavoce talebano, che ha parlato di morti sia stranieri, sia tra i militari afgani, confermando che tra gli obiettivi vi erano anche i limitrofi Ariana Hotel, che ospita una sede della Cia, e il ministero della Difesa. Gli assalitori sarebbero stati affrontati anche dagli specialisti del servizio di protezione presidenziale e dal personale della Cia. Coinvolti, ma senza conseguenze, i giornalisti che stavano arrivando sul posto per partecipare a una conferenza stampa convocata da Karzai.
I fatti di questa mattina segnalano ancora una volta l’intenzione dei talebani di volere continuare le azioni belliche nonostante l’inaugurazione di una settimana fa a Doha, nel Qatar, di un loro ufficio di rappresentanza politica, essenziale per i previsti colloqui con il governo afgano e con gli Stati Uniti sul futuro del paese dopo il ritiro dei contingenti Nato entro il dicembre 2014.
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