“È fondamentale che continuiamo ad avanzare in modo coordinato nella ricerca di soluzioni effettive al problema mondiale delle droghe con un approccio integrale, rafforzato, equilibrato e multidisciplinare, con pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali”: è un passaggio della dichiarazione finale della 43esima Assemblea generale dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), chiusa ieri ad Antigua Guatemala.
Radio Vaticana - Un vertice - riferisce l'agenzia Misna - che ha riunito i Paesi delle Americhe concentrato sull’esame di nuove strategie nella lotta alle droghe: una sfida che richiede “in base al principio della responsabilità comune, di rafforzare la cooperazione emisferica, mobilitando risorse in distinte modalità, riconoscendo i diversi impatti in ogni paese e utilizzando per questo meccanismi di interscambio di informazioni ed esperienze”. In concreto, i membri dell’Osa si sono accordati per “incorporare la sanità pubblica, l’istruzione e l’inclusione sociale ad azioni preventive per fare fronte alla criminalità transnazionale” e soprattutto a “incoraggiare nuovi approcci sul problema mondiale delle droghe nelle Americhe sulla base della conoscenza e delle prove scientifiche”. Sebbene gli Stati americani siano giunti alla conclusione che è necessario rivedere la strategia comune sulle droghe, persistono le divergenze tra coloro che intendono mantenere la lotta armata e quelli più propensi a una legalizzazione del consumo e delle droghe leggere, guidati dal Guatemala. L’Assemblea ha tra l’altro approvato, su proposta dell’Argentina, una dichiarazione sulla disputa con il Regno Unito sulla sovranità delle Malvinas/Falklands, esortando le parti a “riprendere quanto prima i negoziati per trovare una soluzione pacifica a questa prolungata controversia”.
Radio Vaticana - Un vertice - riferisce l'agenzia Misna - che ha riunito i Paesi delle Americhe concentrato sull’esame di nuove strategie nella lotta alle droghe: una sfida che richiede “in base al principio della responsabilità comune, di rafforzare la cooperazione emisferica, mobilitando risorse in distinte modalità, riconoscendo i diversi impatti in ogni paese e utilizzando per questo meccanismi di interscambio di informazioni ed esperienze”. In concreto, i membri dell’Osa si sono accordati per “incorporare la sanità pubblica, l’istruzione e l’inclusione sociale ad azioni preventive per fare fronte alla criminalità transnazionale” e soprattutto a “incoraggiare nuovi approcci sul problema mondiale delle droghe nelle Americhe sulla base della conoscenza e delle prove scientifiche”. Sebbene gli Stati americani siano giunti alla conclusione che è necessario rivedere la strategia comune sulle droghe, persistono le divergenze tra coloro che intendono mantenere la lotta armata e quelli più propensi a una legalizzazione del consumo e delle droghe leggere, guidati dal Guatemala. L’Assemblea ha tra l’altro approvato, su proposta dell’Argentina, una dichiarazione sulla disputa con il Regno Unito sulla sovranità delle Malvinas/Falklands, esortando le parti a “riprendere quanto prima i negoziati per trovare una soluzione pacifica a questa prolungata controversia”.
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