Tagliare il cuneo fiscale, tra i più alti dei Paesi industrializzati. Lo chiede il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nella seconda giornata del congresso della Cisl a Roma.
Radio Vaticana - Anche i sindacati chiedono di ridurre le tasse, ma a beneficio dei lavoratori. Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi chiede di investire tutte le risorse disponibili sul lavoro. E questo deve avvenire in primo luogo attraverso una riduzione delle imposte che gravano sulle attività produttive. Un passo fondamentale per avere una crescita dei almeno il due per cento del Pil: “Ritrovare la crescita per essere capaci di generare nuovi posti di lavoro, credo che sia la priorità assoluta” .
Secondo la leader della Cgil, Susanna Camusso, gli aiuti alle imprese non possono essere a pioggia:
“Abbiamo sempre detto che c’è una parte delle imprese che ha investito, ha fatto ricerca, ha qualità, che ha continuato a difendersi: concentriamo le risorse su quella parte del sistema delle imprese”.
Per Camusso è poi indispensabile che il governo avvii un confronto con i sindacati, prima di varare il cosiddetto “Decreto del fare”, che appunto dovrebbe ridurre la disoccupazione. La riforma fiscale è fondamentale anche per Luigi Angeletti, segretario della Uil, ma una riforma che non sia solo un’operazione di giustizia sociale e che abbia piuttosto lo scopo di redistribuire la ricchezza. Il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, rilancia: “Le aziende rinuncino agli utili per creare occupazione”. Fatto sta, dice Gardini, che negli ultimi cinque anni le coop hanno creato circa 100 mila posti di lavoro.
di Alessandro Guarasci
Radio Vaticana - Anche i sindacati chiedono di ridurre le tasse, ma a beneficio dei lavoratori. Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi chiede di investire tutte le risorse disponibili sul lavoro. E questo deve avvenire in primo luogo attraverso una riduzione delle imposte che gravano sulle attività produttive. Un passo fondamentale per avere una crescita dei almeno il due per cento del Pil: “Ritrovare la crescita per essere capaci di generare nuovi posti di lavoro, credo che sia la priorità assoluta” .
Secondo la leader della Cgil, Susanna Camusso, gli aiuti alle imprese non possono essere a pioggia:
“Abbiamo sempre detto che c’è una parte delle imprese che ha investito, ha fatto ricerca, ha qualità, che ha continuato a difendersi: concentriamo le risorse su quella parte del sistema delle imprese”.
Per Camusso è poi indispensabile che il governo avvii un confronto con i sindacati, prima di varare il cosiddetto “Decreto del fare”, che appunto dovrebbe ridurre la disoccupazione. La riforma fiscale è fondamentale anche per Luigi Angeletti, segretario della Uil, ma una riforma che non sia solo un’operazione di giustizia sociale e che abbia piuttosto lo scopo di redistribuire la ricchezza. Il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, rilancia: “Le aziende rinuncino agli utili per creare occupazione”. Fatto sta, dice Gardini, che negli ultimi cinque anni le coop hanno creato circa 100 mila posti di lavoro.
di Alessandro Guarasci
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