L’Italia è determinata a superare la difficile contingenza
Radio Vaticana - E’ quanto scrive il capo dello Stato Napolitano al ministro della Difesa Mauro in occasione della Festa per il 67.mo anniversario della fondazione della Repubblica. Una festa celebrata quest’anno in forma ridotta proprio a causa della crisi, sulla quale è sempre più serrato il confronto politico. Ascolta il servizio di Giampiero Guadagni.
Celebrazioni all’insegna della sobrietà questo 2 giugno, con una parata militare senza cavalli, aerei e frecce tricolori. Abolito anche il ricevimento a Quirinale. Complessivamente i costi sono stati stimati in un milione e mezzo di euro, contro i 2 milioni del 2012 e i 4 milioni 400 mila del 2011. Ma la tradizione resta, spiega il capo dello Stato, intanto per un omaggio alle forze armate sempre al servizio del Paese e della comunità internazionale. E anche per unire cittadini e istituzioni perché l’Italia è determinata a superare l’attuale difficile contingenza, legata alla crisi economica.
Crisi che ha effetti drammatici sul lavoro, come ribadisce oggi la Cisl che parla di 123 mila posti a rischio quest’anno. E la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è l’emergenza numero uno anche per il Governo. Il vicepremier Alfano, proprio al termine della parata, propone zero tasse agli imprenditori che assumono giovani disoccupati. Ma per il segretario del Pdl occorre anche generare nuovi investimenti rilanciando i consumi, con il non aumento dell’Iva e l’eliminazione dell’Imu. Ma la ripresa passa anche dalle riforme istituzionali. E Alfano apprezza l’apertura del premier Letta e del segretario dl Pd Epifani al semipresidenzialismo alla francese, con elezione diretta del presidente della Repubblica. Un’ipotesi che però divide il Pd ed è osteggiata dalla sinistra.
Radio Vaticana - E’ quanto scrive il capo dello Stato Napolitano al ministro della Difesa Mauro in occasione della Festa per il 67.mo anniversario della fondazione della Repubblica. Una festa celebrata quest’anno in forma ridotta proprio a causa della crisi, sulla quale è sempre più serrato il confronto politico. Ascolta il servizio di Giampiero Guadagni.
Celebrazioni all’insegna della sobrietà questo 2 giugno, con una parata militare senza cavalli, aerei e frecce tricolori. Abolito anche il ricevimento a Quirinale. Complessivamente i costi sono stati stimati in un milione e mezzo di euro, contro i 2 milioni del 2012 e i 4 milioni 400 mila del 2011. Ma la tradizione resta, spiega il capo dello Stato, intanto per un omaggio alle forze armate sempre al servizio del Paese e della comunità internazionale. E anche per unire cittadini e istituzioni perché l’Italia è determinata a superare l’attuale difficile contingenza, legata alla crisi economica.
Crisi che ha effetti drammatici sul lavoro, come ribadisce oggi la Cisl che parla di 123 mila posti a rischio quest’anno. E la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è l’emergenza numero uno anche per il Governo. Il vicepremier Alfano, proprio al termine della parata, propone zero tasse agli imprenditori che assumono giovani disoccupati. Ma per il segretario del Pdl occorre anche generare nuovi investimenti rilanciando i consumi, con il non aumento dell’Iva e l’eliminazione dell’Imu. Ma la ripresa passa anche dalle riforme istituzionali. E Alfano apprezza l’apertura del premier Letta e del segretario dl Pd Epifani al semipresidenzialismo alla francese, con elezione diretta del presidente della Repubblica. Un’ipotesi che però divide il Pd ed è osteggiata dalla sinistra.
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