Il ministro dello Sport e delle Pari Opportunità ha presentato le sue dimissioni al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, che le ha accolte
Dopo giorni di polemiche che l’hanno vista coinvolta per il mancato pagamento dell'Imu riguardo la sua casa-palestra di Ravenna, ieri pomeriggio nel corso di un incontro a Palazzo Chigi Josefa Idem ha presentato le sue dimissioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta. Lo sgradevole episodio che coinvolge l’ormai ex ministra riguarda l’accusa di aver indicato la propria residenza in una palestra della frazione ravennate Santerno, a poca distanza dalla casa del marito, che, quindi, risultava residente da un’altra parte. Questo trucchetto le ha permesso di non pagare l'Ici dal 2008 al 2011, beneficiando dell'esenzione per la prima casa prevista dalla legge.
Nondimeno, per la palestra in questione si configura anche l’ipotesi di abuso edilizio; l’edificio infatti sarebbe stato interamente accatastato come abitazione, mentre il piano terra è adibito a palestra. Dai vari accertamenti fatti sarebbero poi emerse irregolarità relative a varie parti dell’edifico stesso, ma soprattutto non ci sarebbe la richiesta di conformità edilizia e agibilità. Ma purtroppo i problemi della Idem non finiscono qui; a suo carico infatti ci sarebbe anche una scomoda questione relativa al pagamento di contributi pensionistici per il periodo compreso tra il 2006 e il 2007, in cui la Idem è stata assessore comunale. Secondo un’interpellanza in consiglio comunale, la canoista olimpionica sarebbe stata “ virtualmente” assunta per dieci giornate di lavoro dall’associazione Kajak controllata dal marito. Questo “giochetto” avrebbe consentito di farle prendere l’aspettativa e iscrivere a carico del Comune i contributi pensionistici.
A nulla è servita la conferenza stampa convocata dalla Idem per fare chiarezza sulla vicenda che la coinvolge. Le spiegazioni date per giustificare le irregolarità nel pagamento di Ici e Imu e le violazioni amministrative su un presunto illecito di abuso edilizio sono state ritenute da molti “poco persuadenti”.
Che dire? Le dimissioni del ministro sono un gesto dovuto verso tutti i cittadini italiani, e il Premier Letta ovviamente le ha accolte, riservandosi di redistribuire le deleghe tra gli altri ministri nel corso del prossimo Cdm, senza nominare un nuovo ministro.
La magistratura di Ravenna intanto apre formalmente l’inchiesta sul caso. Intanto sono partite le verifiche della polizia municipale sulla residenza-palestra della Idem a Santerno. Al vaglio della sezione di polizia commerciale c’è sia la parte relativa ai presunti abusi edilizi che quella sulla destinazione d’uso della palestra, oltre alle dichiarazioni del ministro sulla residenza. Il fascicolo, secondo quanto riferito dal procuratore capo pro tempore Isabella Cavallari, è stato aperto come modello 45, cioè senza ipotesi di reato. Peraltro, nei prossimi giorni potrebbe aprirsi un’altra indagine relativa agli oneri previdenziali che il Comune di Ravenna aveva versato all’allora assessore allo Sport Josefa Idem.
Ennesima riprova di mancanza di moralità, in più da lei che è stata una grande campionessa dello sport: ma lo sport non dovrebbe insegnare, prima di ogni altra cosa, moralità e lealtà? Appunto, dovrebbe…
Dopo giorni di polemiche che l’hanno vista coinvolta per il mancato pagamento dell'Imu riguardo la sua casa-palestra di Ravenna, ieri pomeriggio nel corso di un incontro a Palazzo Chigi Josefa Idem ha presentato le sue dimissioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta. Lo sgradevole episodio che coinvolge l’ormai ex ministra riguarda l’accusa di aver indicato la propria residenza in una palestra della frazione ravennate Santerno, a poca distanza dalla casa del marito, che, quindi, risultava residente da un’altra parte. Questo trucchetto le ha permesso di non pagare l'Ici dal 2008 al 2011, beneficiando dell'esenzione per la prima casa prevista dalla legge.
Nondimeno, per la palestra in questione si configura anche l’ipotesi di abuso edilizio; l’edificio infatti sarebbe stato interamente accatastato come abitazione, mentre il piano terra è adibito a palestra. Dai vari accertamenti fatti sarebbero poi emerse irregolarità relative a varie parti dell’edifico stesso, ma soprattutto non ci sarebbe la richiesta di conformità edilizia e agibilità. Ma purtroppo i problemi della Idem non finiscono qui; a suo carico infatti ci sarebbe anche una scomoda questione relativa al pagamento di contributi pensionistici per il periodo compreso tra il 2006 e il 2007, in cui la Idem è stata assessore comunale. Secondo un’interpellanza in consiglio comunale, la canoista olimpionica sarebbe stata “ virtualmente” assunta per dieci giornate di lavoro dall’associazione Kajak controllata dal marito. Questo “giochetto” avrebbe consentito di farle prendere l’aspettativa e iscrivere a carico del Comune i contributi pensionistici.
A nulla è servita la conferenza stampa convocata dalla Idem per fare chiarezza sulla vicenda che la coinvolge. Le spiegazioni date per giustificare le irregolarità nel pagamento di Ici e Imu e le violazioni amministrative su un presunto illecito di abuso edilizio sono state ritenute da molti “poco persuadenti”.
Che dire? Le dimissioni del ministro sono un gesto dovuto verso tutti i cittadini italiani, e il Premier Letta ovviamente le ha accolte, riservandosi di redistribuire le deleghe tra gli altri ministri nel corso del prossimo Cdm, senza nominare un nuovo ministro.
La magistratura di Ravenna intanto apre formalmente l’inchiesta sul caso. Intanto sono partite le verifiche della polizia municipale sulla residenza-palestra della Idem a Santerno. Al vaglio della sezione di polizia commerciale c’è sia la parte relativa ai presunti abusi edilizi che quella sulla destinazione d’uso della palestra, oltre alle dichiarazioni del ministro sulla residenza. Il fascicolo, secondo quanto riferito dal procuratore capo pro tempore Isabella Cavallari, è stato aperto come modello 45, cioè senza ipotesi di reato. Peraltro, nei prossimi giorni potrebbe aprirsi un’altra indagine relativa agli oneri previdenziali che il Comune di Ravenna aveva versato all’allora assessore allo Sport Josefa Idem.
Ennesima riprova di mancanza di moralità, in più da lei che è stata una grande campionessa dello sport: ma lo sport non dovrebbe insegnare, prima di ogni altra cosa, moralità e lealtà? Appunto, dovrebbe…
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