lunedì, giugno 03, 2013
Dalla sua urna il volto di Padre Pio ci aiuta a scoprire il volto pieno di misericordia di Gesù

Radio Vaticana - Così il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, nell’omelia della Celebrazione eucaristica per l’inizio dell’Ostensione permanente del corpo di San Pio da Pietrelcina. Migliaia di persone hanno preso parte alla Messa che è stata celebrata nella chiesa a lui dedicata a San Giovanni Rotondo. Al termine, il cardinale Amato si è recato nella chiesa inferiore dove è sostato un momento in preghiera davanti al corpo di Padre Pio, custodito in una teca di vetro. Il servizio di Debora Donnini: ascolta.

La grazia della conversione a Dio, la possibilità della vittoria sui propri vizi, la preghiera per se e per i propri cari: sono di doni che il pellegrino, che si accosta all’urna di Padre Pio, chiede e meditando sulle stimmate del frate “si ricorda che gli inevitabili affanni della vita lo portano più vicino a Dio”. Nell’omelia il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ripercorre il significato delle reliquie e della loro venerazione. Da oggi, infatti, sarà visibile per sempre il corpo di Padre Pio, che, custodito in un’urna di vetro, resterà nell’intercapedine del plinto centrale della chiesa inferiore intitolata al Santo. I frati cappuccini, d’accordo con la Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, hanno attuato tale iniziativa nell’Anno della Fede per rinnovare i benefici spirituali suscitati nella precedente Ostensione, dal 24 aprile del 2008 al 24 settembre del 2009, allora avvenuta nella cripta del vicino Santuario di Santa Maria delle Grazie. Il 21 giugno del 2009 vi si era recato anche Benedetto XVI. “ Ma – ricorda il porporato - è soprattutto l’apertura alla speranza il dono che Padre Pio fa ai fedeli che lo visitano e lo pregano”:

"La speranza, tanto necessaria oggi, è un invito ad avere fiducia nel Padre celeste e nella sua illimitata Provvidenza che, come provvede all’erba del campo e agli uccelli del cielo, così ha cura di ogni persona umana, soprattutto dei sofferenti, dei poveri, dei bisognosi, degli afflitti, che sono la vera immagine del suo Figlio diletto”.

Il pellegrinaggio all’urna di Padre Pio sembra rispondere all’esortazione di Gesù: “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite ed umile di cuore”. “Ed è qui, a San Giovanni Rotondo – prosegue il cardinale Amato – che egli si fece maestro e testimone della mitezza e dell’umiltà di Cristo”:

“L’altare e il confessionale furono le stazioni sante della sua evangelizzazione, fatta di preghiera, di perdono e di carità. Con l’opportuna Ostensione del suo corpo, padre Pio vuole essere più vicino a noi. Vuole che lo guardiamo in faccia e che anche lui possa guardarci negli occhi”.

Dalla sua urna dunque Padre Pio continua a svolgere “il suo apostolato di bene” e chi viene a venerarlo “continuerà a trovare in lui accoglienza, comprensione”, “perdono dei peccati”. Padre Pio, infatti, “continua ad avere una grande passione per i problemi concreti delle persone, alle quali intende restituire conforto”. E il frate che trascorse più di 50 anni in questo luogo, se prima ascoltava le persone dalle prime ore del mattino all’imbrunire, “ora - dice il porporato - è disponibile ventiquattro ore su ventiquattro”: “anche oggi - afferma - il suo cuore è un vulcano sempre acceso pe lodare Dio e per amare il prossimo”:

“Dalla sua urna egli continuerà ad accogliere e a consolare chi piange e chi è afflitto dalla malattia, ma anche a rimproverare gli indolenti e i peccatori incalliti, ai quali rivolge severe parole di conversione e di cambiamento di vita”.

Ma il punto focale è la misericordia, di fronte ad una cultura che a volte tende a distogliere dal cuore umano l’idea stessa della misericordia, sottolinea il cardinale Amato ricordando che “al cuore dell’uomo , che spesso ospita odio e peccato, Dio risponde col suo cuore misericordioso, che ospita solo amore, comprensione, accoglienza e perdono”:

“Il volto di Padre Pio ci aiuta a scoprire il volto di Gesù, un volto pieno di misericordia e di perdono. Un volto che dice: 'Venite a me voti tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò'. E’ questa la parola di Gesù che Padre Pio ci ripete oggi dalla sua urna. Facciamone tesoro”.

Al termine della celebrazione, il cardinale Amato si è recato nella cripta adornata con gli splendidi mosaici di padre Ivan Rupnic. Qui, dopo che è stato sollevato il velo che copriva la teca di vetro, si è fermato un momento in preghiera e ha incensato il corpo del Santo, l’umile frate di Pietrelcina.


È presente 1 commento

FRANCESCO DE LUCCHI ha detto...

Padre Pio e Giovanni Paolo II sono le colonne della Chiesa al quale Dio Padre Onnipotente ha fatto a Loro la grazia di guidare la Chiesa (sic!) Questo emerge da una rivelazione privata fatta da Padre Pio alla presenza anche di alcuni sacerdoti.
Ritengo che questo compimento avverrà con la canonizazione di GPII.
In fede

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