sabato, giugno 22, 2013
Presentate in Sala Stampa Vaticana le attività della Fondazione intitolata al papa emerito 

di Elisabetta Lo Iacono 

Il contributo teologico di Benedetto XVI sarà al centro di un grande simposio in programma a fine ottobre e, proprio in quell'occasione, papa Francesco consegnerà il Premio "Joseph Ratzinger" ai vincitori di questa terza edizione: l'inglese Richard Burridge e il tedesco Christian Schaller. Sono tante le novità della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI, presentate ieri mattina nella Sala stampa della Santa Sede dal cardinale Camillo Ruini presidente del comitato scientifico della Fondazione, da monsignor Jean Louis Bruguès e da monsignor Luis Romera, rispettivamente presidente e vice presidente del comitato organizzativo del simposio, oltre che dal presidente della Fondazione monsignor Giuseppe Scotti.

Tre gli ambiti sui quali la Fondazione sta lavorando: il Premio intitolato a Ratzinger, il simposio sul tema "I Vangeli: storia e cristologia. La ricerca di Joseph Ratzinger" e, infine, le borse di studio. È stato il cardinale Camillo Ruini ad annunciare i nomi dei due studiosi che saranno premiati il 26 ottobre, nella sala Clementina, dal successore di Ratzinger. Il professor Richard A. Burridge, nato nel 1955, biblista inglese è decano del King's College di Londra e ministro della Comunione anglicana, primo cristiano non cattolico a ottenere il Premio Ratzinger. Figura di spicco nell'ambito degli studi biblici, ha dato un contributo rilevante per il riconoscimento, storico e teologico, del legame inscindibile dei Vangeli a Gesù di Nazaret. L'altro premiato è il teologo tedesco Christian Schaller, classe 1967, laico, docente di teologia dogmatica e vicedirettore dell'Istituto papa Benedetto XVI di Regensburg che sta pubblicando l'opera omnia di Ratzinger. Tra le motivazioni del conferimento del Premio, oltre ai meriti per i suoi studi teologici, l'impegno per la pubblicazione e diffusione del pensiero del papa tedesco.

Il simposio, in programma dal 24 al 26 ottobre a Roma (i primi due giorni alla Pontificia Università Lateranense e l'ultimo nell'aula vecchia del sinodo in Vaticano), sarà un vero e proprio focus sul lavoro di studio e di ricerca di Joseph Ratzinger, sul contributo dato alla ricerca accademica e alla riflessione teologica arricchita - dal 2007 al 2012 - dai tre volumi dedicati a Gesù di Nazaret. E proprio su questo ambito si confronteranno ricercatori e docenti di diverse università e confessioni cristiane per affrontare assieme l'ermeneutica attuale dei Vangeli e per proseguire la ricerca sul Gesù storico. Più nel dettaglio, come spiegato da monsignor Bruguès, il simposio affronterà il tema della ricerca sul Gesù dei Vangeli, analizzando poi la figura di Gesù che i Vangeli ci presentano e la teologia in essi contenuta, sino ad esaminare la proposta del "Gesù di Nazaret" di Joseph Ratzinger con un'attenzione anche a tematiche più specifiche come la figura di Gesù nei Vangeli dell'infanzia da una parte e l'ultima cena e il mistero pasquale dall'altra.

Il convegno giungerà così a Roma dopo le precedenti edizioni nel 2011 a Bydgoszcz in Polonia, con la partecipazione di 32 Università e la presenza di 400 studiosi che si sono confrontati sul tema "Pellegrini della verità, pellegrini della pace", e l'anno scorso a Rio de Janeiro con 134 Università e 700 studiosi su "Cosa fa sì che l'uomo sia uomo". La rilevanza dell'argomento scelto per il simposio romano, che coinvolge tutti i rettori delle Università pontificie, lo ha ben evidenziato mons. Romera, sottolineando come i tre volumi su Gesù di Nazaret "ricchi di approfondimenti teologici e spirituali, hanno aiutato un numero notevole di cristiani, non solo cattolici, e addirittura non cristiani, a scoprire la figura di Gesù e il significato del suo insegnamento per le donne e gli uomini di oggi".

Infine le borse di studio: la Fondazione, con la collaborazione della Joseph Ratzinger Papst Benedikt XVI - Stiftung, sta preparando un simposio per teologi africani che si svolgerà a Cotonou, in Benin, dal 16 al 21 settembre. "L'iniziativa - ha spiegato il presidente della Fondazione monsignor Scotti - è tesa a giungere a una appropriazione pastorale e pedagogica della trilogia di Gesù di Nazaret, intendendo inoltre essere un modo semplice e concreto per mettersi al servizio della Chiesa in Africa e dare continuità al sinodo". Tanti progetti nel nome e nel desiderio di Ratzinger-Benedetto XVI che, da papa, ha voluto lui stesso la Fondazione mettendo a disposizione i proventi dei suoi diritti d'autore. E intanto è uscito anche "Miscellanea - Premio Joseph Ratzinger" (Libreria Editrice Vaticana), primo di una serie di volumi per far conoscere il pensiero di chi riceve il Premio e le tematiche dei convegni. Nel nome della teologia e di Joseph Ratzinger- Benedetto XVI.



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