martedì, giugno 25, 2013
Gli esperti parlano di “flash flood”, ovvero “alluvione lampo” per descrivere la tempesta che ha sferzato ieri la Riviera romagnola, colpendo Rimini in particolare.

Rimini (Youreporternews) - Anche il bilancio delle vittime è stato corretto, una donna e un uomo hanno perso la vita. L’anziana di Santa Cristina, Florida Bernabè di 89 anni, è uscita dall’appartamento a pian terreno rimasto allagato ed è rimasta travolta dall’acqua. Un 70enne di Rivabella invece, sarebbe stato ucciso da un infarto, durante il nubifragio. Un disastro improvviso, in un’ora secondo l’Arpa sono caduti su Rimini 123 millimetri di pioggia, quasi quanta ne viene calcolata in un’intera stagione (video di youreporter).

L’esperto, Pierluigi Randi, climatologo, intervistato da Rimini Today ha spiegato che “i valori cumulati nel pomeriggio di lunedì sono davvero molto elevati: Rimini Ausa, stazione dell’Arpa-SIMC ha registrato un totale di ben 147 millimetri di pioggia tra le ore 16 e le ore 20 e 90.2 millimetri nei 30 minuti tra le 16.30 e le 17.00″.

“Il nuovo record di precipitazione giornaliera, relativamente al trimestre estivo, dal 1920″, dice Randi.

Eventi simili si manifestarono il 3 luglio del 1989 (131 millimetri), il 29 agosto dello stesso anno (101,2 millimetri), il 16 luglio del 1970 (114 millimetri), il 19 agosto del 1976 (103 millimetri), il 18 luglio del 1961 (98,8 millimetri), il 24 giugno del 1995 (93 millimetri), il 3 luglio del 1979 (85,2 millimetri) e l’11 luglio del 1969 (81 millimetri).

La pioggia caduta lunedì a Rimini è poco meno di quella che si ha nell’intera estate (160 millimetri, periodo di riferimento 1971-2000) e rappresenta più del doppio di quella normalmente si verifica nel mese di giugno (56 mm su base 1971-2000).

Rimini e la Riviera sono state interessate non da una singola cella temporalesca ma un serie di celle che si sviluppano più o meno sulla stessa area e che scaricano a turno ed in breve tempo grandi quantità di pioggia in rapida successione.

Nel pomeriggio di lunedì, a fronte del passaggio di nucleo di aria fresca ed instabile di origine nordatlantica associato al transito di un vortice depressionario, nei bassi strati troposferici si sono create le condizioni ideali per un’intensa e prolungata convezione.

Celle temporalesche si sono generate in continuazione fin quando una delle due correnti nei bassi strati ha preso il sopravvento (nella fattispecie quella nord-occidentale) rompendo l’equilibrio. Ci sono volute circa 2 ore, durante le quali i temporali si sono formati a getto continuo e quasi sempre nella stessa zona.


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