martedì, giugno 11, 2013
Il centrosinistra porta a casa un risultato a dir poco strepitoso in tutti i capoluoghi che andavano a rinnovare il sindaco, complice l’astensionismo e l’assenza di Berlusconi in campo

di Simona Santullo

A votare ci sono andati davvero in pochi, con un’affluenza definitiva intorno al 48,5%, ma per il centrosinistra è stata davvero una gran fortuna. Silvio Berlusconi, si sa, ultimamente è impegnato sul fronte nazionale per tentare di tenere insieme il governo e cercare di creare un piano per rilanciare l’economia del nostro paese, e questa sua assenza ha di fatto spianato la strada al Pd, che ha trionfato sia a Roma che a Brescia, città dove negli ultimi cinque anni a governare era stato il Pdl. Nella gara tra Alemanno e Marino nella corsa al Campidoglio, quest’ultimo è riuscito ad assicurarsi un’abbondanza di consensi in tutte le zone della città. Ma non solo Roma: il Pd stravince anche a Viterbo, Treviso (roccaforte della lega), Brescia e Imperia (dopo venti anni di indiscusso governo del centrodestra); vittorie anche a Lodi, Barletta, Avellino, Ancona e Iglesias.

Che dire? Dopo mesi di guerre intestine e di calo nei sondaggi, oggi il Pd esulta per la grande vittoria ottenuta in tutti i 16 capoluoghi di provincia, una vittoria che potrebbe cambiare gli equilibri di forza all’interno del Governo e che segna una pesante sconfitta per tutto il centrodestra, Lega Nord inclusa. Certo, è una vittoria che arriva con tre mesi di ritardo, ma la soddisfazione del Premier Letta e di tutto il Pd è enorme, anche se rischia di creare qualche problema proprio al governo di Enrico Letta, che non a caso si è subito affrettato a dire che che questo risultato andrà solo a rafforzare lo schema delle larghe intese.

Dall’altra parte, Berlusconi considera questo risultato una “sconfitta annunciata”. Il Pdl così come è strutturato non funziona e non serve più; ma nonostante ciò il Cavaliere dichiara che il Governo non rischia nulla e che il vero sconfitto è Grillo, che per mesi in tutte le piazze ha gridato all’inciucio e domenica ha straperso. In ogni caso al Pdl non resta che incassare la clamorosa sconfitta e iniziare a ripensare alla struttura e alle persone, per potersi meglio radicare nel territorio. Tante le tensioni interne al partito, dove è sempre più grande la convinzione che senza il Cavaliere non si vince. Berlusconi è quindi già pronto con un nuovo progetto, che punta a rinnovare il Pdl per tornare a parlare alla gente e farsi di nuovo portavoce del popolo. Tanti sono del parere di tornare alle origini di Forza Italia, con una leadership carismatica, come quella di… Silvio Berlusconi.

Stai a vedere che alla fine ha ragione Michela Biancofiore, che solo poche ore fa ha proposto di far diventare il Cavaliere patrimonio dell’Unesco, ma anche dell’Italia e di tutti gli italiani! Un’enorme risorsa per il Paese, ma soprattutto per il suo partito, dato che, a quanto pare, senza di lui il Pdl non riesce ad andare da nessuna parte.

A noi come sempre non rimane altro che stare a guardare cosa succederà in futuro. Per ora la “partita” è finita 16 a 0 per il centrosinistra, con un elettorato che, nonostante la delusione per i fatti politici degli ultimi due mesi, ha dimostrato di continuare ad avere fiducia nel Partito Democratico.

Sono presenti 2 commenti

Anonimo ha detto...

Nel frattempo,rinnovo la mia totale fiducia in papa Francesco e il mio grande affetto per Lui.

E' Lui il mio punto di riferimento.

(ho dimenticato la passw google;mi chiamo Raffaella)

Anonimo ha detto...

E ora... daje con le tasse!

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