L'Italia si colloca al secondo posto nel mondo in termini di capacità fotovoltaica. È quanto emerge dal 'Rapporto statistico sul solare fotovoltaico 2012', pubblicato dal Gestore dei servizi energetici (Gse) sul suo sito internet.
Almanacco della Scienza - CNR - A fine 2012 funzionavano in Italia 478.331 impianti, per una potenza installata di 16.420 Mw e 18.862 Gwh di energia prodotta nell'anno, con un incremento del 75% rispetto all'anno precedente. "Il meccanismo del conto energia ha rappresentato il motore di questa crescita. I 475.851 impianti che ne usufruiscono hanno contribuito al 96% della produzione fotovoltaica dell'anno e ricevuto un incentivo dal Gse di circa sei miliardi di euro nel solo 2012", sottolinea il Gestore.
Nel solo 2012 sono state installate 148.135 nuove unità, tanto quante ne erano state installate complessivamente fino al 2010. Ad aver fatto meglio di noi è solo la Germania, dove con circa 32 GW la potenza è circa il doppio rispetto alla nostra.
Questa 'rivoluzione' solare, associata al calo dei consumi dovuto alla crisi economica e alla maggiore efficienza energetica, sta iniziando a produrre risultati impensabili fino a qualche anno fa. Stando al Rapporto mensile sul sistema elettrico di Terna, ad aprile la produzione netta di elettricità da fonti rinnovabili in Italia è stata pari al 40,2% sul totale e ha coperto il 35,6% della domanda totale.
Attualmente, il 97% dei comuni italiani ospita almeno un impianto (11% nel 2006) e di questi il 96% è collegato in bassa tensione con taglia media di 11 Kw. Una crescita nell'uso di fotovoltaico, supportata da una previsione della strategia energetica nazionale che prevede per il 2020 una potenza aggiuntiva installata pari a circa 1.000 Mw l'anno.
Sono 25.900 gli impianti fotovoltaici che beneficiano del premio per la sostituzione di coperture in amianto, per una superficie pari a circa 20 chilometri quadrati, con un incremento del 58% rispetto al 2011. Ecco le regioni che primeggiano: Toscana (38%), Lombardia (37%), Emilia Romagna (36%) e Piemonte (35%). In termini di superficie bonificata sono da rilevare, oltre alla Lombardia (4.947.864 mq) e all'Emilia Romagna (3.066.118 mq), il Veneto (2.534.422 mq) e il Piemonte (2.480.278 mq), che insieme realizzano oltre il 64% delle coperture bonificate in Italia. Inoltre, per il Gse in pochi anni si è passati, da un sistema che faceva affidamento su un numero limitato di impianti di dimensioni medio-grandi a un sistema di generazione distribuita costituito soprattutto da piccoli e medi impianti rinnovabili.
Infatti il 96% degli impianti installati in Italia sono collegati alla rete in bassa tensione mentre solo 20.000 impianti sono connessi alla media tensione ma rappresentano il 63% della potenza installata sull'intero territorio nazionale.
I nuovi impianti entrati in esercizio nel corso del 2012 sono soprattutto impianti di piccola taglia e sono collegati alla rete in bassa tensione. Questo ha comportato una trasformazione radicale nel sistema di generazione di energia elettrica in Italia.
Complessivamente il 43% della potenza è installata a terra, il 48% è collocata su edifici, il 6% su serre e pensiline e il restante 3% è sistemato diversamente, per esempio è utilizzato per le barriere acustiche autostradali.
A livello regionale il numero maggiore di impianti si trova al Nord. In termini di potenza installata è invece la Puglia che detiene il primato con 2.449 Mw installati.
Almanacco della Scienza - CNR - A fine 2012 funzionavano in Italia 478.331 impianti, per una potenza installata di 16.420 Mw e 18.862 Gwh di energia prodotta nell'anno, con un incremento del 75% rispetto all'anno precedente. "Il meccanismo del conto energia ha rappresentato il motore di questa crescita. I 475.851 impianti che ne usufruiscono hanno contribuito al 96% della produzione fotovoltaica dell'anno e ricevuto un incentivo dal Gse di circa sei miliardi di euro nel solo 2012", sottolinea il Gestore.
Nel solo 2012 sono state installate 148.135 nuove unità, tanto quante ne erano state installate complessivamente fino al 2010. Ad aver fatto meglio di noi è solo la Germania, dove con circa 32 GW la potenza è circa il doppio rispetto alla nostra.
Questa 'rivoluzione' solare, associata al calo dei consumi dovuto alla crisi economica e alla maggiore efficienza energetica, sta iniziando a produrre risultati impensabili fino a qualche anno fa. Stando al Rapporto mensile sul sistema elettrico di Terna, ad aprile la produzione netta di elettricità da fonti rinnovabili in Italia è stata pari al 40,2% sul totale e ha coperto il 35,6% della domanda totale.
Attualmente, il 97% dei comuni italiani ospita almeno un impianto (11% nel 2006) e di questi il 96% è collegato in bassa tensione con taglia media di 11 Kw. Una crescita nell'uso di fotovoltaico, supportata da una previsione della strategia energetica nazionale che prevede per il 2020 una potenza aggiuntiva installata pari a circa 1.000 Mw l'anno.
Sono 25.900 gli impianti fotovoltaici che beneficiano del premio per la sostituzione di coperture in amianto, per una superficie pari a circa 20 chilometri quadrati, con un incremento del 58% rispetto al 2011. Ecco le regioni che primeggiano: Toscana (38%), Lombardia (37%), Emilia Romagna (36%) e Piemonte (35%). In termini di superficie bonificata sono da rilevare, oltre alla Lombardia (4.947.864 mq) e all'Emilia Romagna (3.066.118 mq), il Veneto (2.534.422 mq) e il Piemonte (2.480.278 mq), che insieme realizzano oltre il 64% delle coperture bonificate in Italia. Inoltre, per il Gse in pochi anni si è passati, da un sistema che faceva affidamento su un numero limitato di impianti di dimensioni medio-grandi a un sistema di generazione distribuita costituito soprattutto da piccoli e medi impianti rinnovabili.
Infatti il 96% degli impianti installati in Italia sono collegati alla rete in bassa tensione mentre solo 20.000 impianti sono connessi alla media tensione ma rappresentano il 63% della potenza installata sull'intero territorio nazionale.
I nuovi impianti entrati in esercizio nel corso del 2012 sono soprattutto impianti di piccola taglia e sono collegati alla rete in bassa tensione. Questo ha comportato una trasformazione radicale nel sistema di generazione di energia elettrica in Italia.
Complessivamente il 43% della potenza è installata a terra, il 48% è collocata su edifici, il 6% su serre e pensiline e il restante 3% è sistemato diversamente, per esempio è utilizzato per le barriere acustiche autostradali.
A livello regionale il numero maggiore di impianti si trova al Nord. In termini di potenza installata è invece la Puglia che detiene il primato con 2.449 Mw installati.
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