Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ieri sera ha lasciato il G8 ed è giunto in Germania in visita ufficiale. Oggi a Berlino, presso la Porta di Brandeburgo, la cerimonia di benvenuto, poi l’incontro con la cancelliera Angela Merkel e altre autorità tedesche. Al centro dei colloqui i temi politici ed economici del momento. Ce ne parla Giovanni Del Re: ascolta
Radio Vaticana - Il presidente è atterrato ieri sera a Tegel, uno degli aeroporti della capitale, insieme alla famiglia, intorno alle 20, salutando brevemente dalla scaletta. La città è già blindata, soprattutto la Potsdamer Platz, dove si trova l'albergo in cui dormirà il capo della Casa Bianca, controlli rafforzati in tutta la città, praticamente blindata. E' la seconda volta che Barack Obama visita Berlino, ma la prima da presidente degli Stati Uniti. Nel 2008 radunò una folla di 100 mila persone davanti alla Colonna della Vittoria, da candidato alla Casa Bianca. Questa volta sarà un evento più misurato, solo 4.000 ospiti invitati, davanti alla storica Porta di Brandeburgo. Proprio là dove, esattamente 50 anni fa, John Kennedy pronunciò la famosa frase, in una città appena divisa dal Muro, ich bin ein Berliner, sono un berlinese.
Obama viene, commentano gli analisti, soprattutto a porgere omaggio a quella che ormai è ritenuta la grande potenza europea, e infatti finora mai ha messo piede a Bruxelles. ma la sua visita è anche segnata dallo scandalo delle intercettazioni dei grandi siti web da parte dei servizi segreti americani, di cui soprattutto la Germania è stata oggetto. L'opposizione socialdemocratica ha chiesto alla cancelliera Angela Merkel di affrontare la questione, mentre il Partito dei Pirati ha annuncia una manifestazione proprio alla colonna della vittoria, a poche centinaia di metri dalla Porta di Brandeburgo.
Radio Vaticana - Il presidente è atterrato ieri sera a Tegel, uno degli aeroporti della capitale, insieme alla famiglia, intorno alle 20, salutando brevemente dalla scaletta. La città è già blindata, soprattutto la Potsdamer Platz, dove si trova l'albergo in cui dormirà il capo della Casa Bianca, controlli rafforzati in tutta la città, praticamente blindata. E' la seconda volta che Barack Obama visita Berlino, ma la prima da presidente degli Stati Uniti. Nel 2008 radunò una folla di 100 mila persone davanti alla Colonna della Vittoria, da candidato alla Casa Bianca. Questa volta sarà un evento più misurato, solo 4.000 ospiti invitati, davanti alla storica Porta di Brandeburgo. Proprio là dove, esattamente 50 anni fa, John Kennedy pronunciò la famosa frase, in una città appena divisa dal Muro, ich bin ein Berliner, sono un berlinese.
Obama viene, commentano gli analisti, soprattutto a porgere omaggio a quella che ormai è ritenuta la grande potenza europea, e infatti finora mai ha messo piede a Bruxelles. ma la sua visita è anche segnata dallo scandalo delle intercettazioni dei grandi siti web da parte dei servizi segreti americani, di cui soprattutto la Germania è stata oggetto. L'opposizione socialdemocratica ha chiesto alla cancelliera Angela Merkel di affrontare la questione, mentre il Partito dei Pirati ha annuncia una manifestazione proprio alla colonna della vittoria, a poche centinaia di metri dalla Porta di Brandeburgo.
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