Fino a cinque milioni e mezzo di pesos, poco più di un milione di dollari ciascuno: è la multa inflitta a quattro navi da pesca straniere – tre cinesi e una spagnola – fermate negli ultimi sei mesi per aver pescato illegalmente nella Zona economica esclusiva della costa della provincia patagonica di Chubut, nel sud dell’Argentina.
Misna - La vice-segreteria della Pesca e dell’Acquacoltura ha riferito che la Prefettura navale ha fermato le quattro imbarcazioni entrate nel “miglio 200”: si tratta dei pescherecci battenti bandiera cinese Lu Rong Yu 6177 y Lu Rong Yu 6178, agli ormeggi a Comodoro Rivadavia, e del Fu Yuan Yu 873, ancorato a Puerto Madryn, oltre allo spagnolo Piscator, il cui armatore ha già accettato di pagare la sanzione.
I primi due grandi pescherecci sono fermi nei porti di Chubut dallo scorso dicembre, quando furono colti a pescare illegalmente in acque argentine. La proprietà delle due navi si rifiuta di pagare la sanzione: se il diniego persisterà, ha avvertito la segreteria della Pesca, si darà inizio ad azioni legali per l’applicazione dell’ammenda. La terza nave cinese è stata fermata il 17 giugno: dopo un fallito tentativo di fuga in acque internazionali è stata portata a Puerto Madryn.
Il peschereccio spagnolo è stato invece intercettato nella Zona economica esclusiva di Chubut a luglio: nella stiva nascondeva due tonnellate di pescato fresco e 250 di congelato.
Misna - La vice-segreteria della Pesca e dell’Acquacoltura ha riferito che la Prefettura navale ha fermato le quattro imbarcazioni entrate nel “miglio 200”: si tratta dei pescherecci battenti bandiera cinese Lu Rong Yu 6177 y Lu Rong Yu 6178, agli ormeggi a Comodoro Rivadavia, e del Fu Yuan Yu 873, ancorato a Puerto Madryn, oltre allo spagnolo Piscator, il cui armatore ha già accettato di pagare la sanzione.
I primi due grandi pescherecci sono fermi nei porti di Chubut dallo scorso dicembre, quando furono colti a pescare illegalmente in acque argentine. La proprietà delle due navi si rifiuta di pagare la sanzione: se il diniego persisterà, ha avvertito la segreteria della Pesca, si darà inizio ad azioni legali per l’applicazione dell’ammenda. La terza nave cinese è stata fermata il 17 giugno: dopo un fallito tentativo di fuga in acque internazionali è stata portata a Puerto Madryn.
Il peschereccio spagnolo è stato invece intercettato nella Zona economica esclusiva di Chubut a luglio: nella stiva nascondeva due tonnellate di pescato fresco e 250 di congelato.
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