venerdì, luglio 05, 2013
Sono giunti a Budapest i 230 delegati che partecipano all’assemblea della Conferenza delle chiese europee (Kek) che si è aperta ieri con una celebrazione preparata dalle Chiese ungheresi e con il discorso di apertura del presidente della Kek, il metropolita Emmanuel Adamakis.

Radio Vaticana - Intervengono - riferisce l'agenzia Sir - anche l’arcivescovo cattolico di Budapest e presidente della Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, cardinale Péter Erdő, e il segretario del Consiglio Mondiale delle Chiese, rev. Olav Tveit. “Non è nostro compito risolvere i problemi dell’Europa”, ha detto il metropolita Adamakis in conferenza stampa: “Ma se cambiamo noi stessi, possiamo cambiare il contesto in cui siamo” . “E ora, cosa aspetti? La Kek e la sua missione in un’Europa che cambia”, è il titolo dei lavori assembleari, che dureranno fino a lunedì 8 luglio, e che dovrebbero portare la Kek a definire una sua profonda ristrutturazione, “necessaria, perché sono cambiate le circostanze, sia nell’ambito della società che nella vita delle Chiese”, rispetto al 1959, quando è nata, ha spiegato il segretario generale Guy Liagre. Occorre “riformare un sistema complesso per trovare un modo più efficace per unire le Chiese e le persone attraverso l’Europa”, ha confermato il metropolita del patriarcato ecumenico.


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