lunedì, luglio 22, 2013
L'epicentro è a Dingxi, la zona più abitata della provincia. Raso al suolo il villaggio di Taihe. Interrotta elettricità e comunicazioni telefoniche. Rischi di frane e smottamenti.

Pechino (AsiaNews) - Un potente terremoto ha colpito stamane la provincia del Gansu, uccidendo almeno 40 persone e ferendone oltre 200. Il bilancio è ancora provvisorio, mentre migliaia di soldati da Lanzhou hanno dato inizio alle operazioni di emergenza. La prima scossa è avvenuta alle 7.45, con una forza 5.9; la seconda grande scossa alle 7.54 con magnitudo 3.4, seguita da altre scosse di assestamento. L'epicentro è nella zona di Dingxi, a una profondità di circa 10 km. Taihe, un villaggio vicino all'epicentro, ha subito il maggior numero di danni e tutti gli edifici sono crollati. Il Gansu è una delle province cinesi meno popolate (26 milioni), ma l'area di Dingxi ha una grande concentrazione di cittadine e fattorie. Nella contea di Minxian, che comprende Dingxi, vi sono 389 villaggi con una popolazione complessiva di 440mila abitanti.

Le amministrazioni locali hanno dichiarato che luce e comunicazioni telefoniche sono interrotte e che vi è ora pericolo di frane e smottamenti.

L'epicentro è a circa 800 km da Lushan (Sichuan), dove nell'aprile scorso vi è stato un terremoto di magnitudo 7.0, che ha ucciso 196 persone.

Nel 2008 un altro terremoto nel Sichuan ha fatto oltre 90mila morti e milioni di senzatetto.


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