La piccola star di casa Fiat compie gli anni ma la sua gamma è più moderna e ricca che mai.
di Davide Bianchino
Il 4 luglio 2007 debuttava la nuova edizione della Fiat 500. Una presentazione in pompa magna per quella che doveva essere, 60 anni dopo, l’erede di quell’indimenticabile mito nato proprio nell’estate del 1947. E fu subito un successo. La Fiat ha avuto la grande intuizione di creare un modello tutto nuovo pur senza stravolgere le linee della fortunata antenata. Di conseguenza la risposta del pubblico è stata immediata. Effettivamente si sentiva la mancanza di qualcosa di bello, di unico e di diverso nel panorama automobilistico.
Qualcosa di simile a quanto compiuto anni fa dalla Bmw riesumando (in maniera eccelsa) il mito della Mini. Anche VW ha percorso la stessa strada con la New Beetle ma i numeri delle vendite non l’hanno premiata abbastanza. La 500 è nata con lo scopo di rinverdire i sentimenti dei tanti automobilisti (e non) che hanno amato la piccola negli anni del boom economico, ma anche di scoprire nuovi clienti soprattutto tra i giovani. E proprio i più giovani (e le donne) sono quelle persone che più hanno fatto la fortuna di questo nuovo modello. La 500 può infatti soddisfare il loro palato più esigente in fatto di gusti estetici ma contenendo, nel contempo, il prezzo di acquisto entro limiti accettabili.
Quello che non ha mai potuto fare Bmw con la Mini che, a onor del vero, è però un’automobile dalle caratteristiche stradali ben diverse e quindi rivolta ad un’altra categoria. Sia chiaro, la Fiat 500 non è mai stata e non voleva essere l’auto spartana ed economica degli anni passati. Ma è comunque offerta ad un prezzo abbordabile da varie tipologie di clientela. Quella, per capirci, che è disposta a spendere quel ‘qualcosa in più’ per avere una piccola utilitaria da città che sappia però distinguersi dalla massa rappresentata dalle varie Panda, Citroen C1, Twingo, ecc.
Sulle qualità estetiche della nuova 500 nulla da dire: apprezzata e persino premiata in ogni angolo del globo. Questi alcuni dei riconoscimenti ottenuti in questi primi sei anni di vita: Best City Car dell’Anno ai BBC Top Gear Awards 2007; “Auto più bella del mondo” nel 2007 nella categoria city car; Auto dell’anno 2008; Auto Europa 2008; World Design Car of the Year 2009; nello stesso anno la 500 vince anche il "Premio dei premi" assegnato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione. Nel novembre del 2012 esce dagli stabilimenti polacchi di Tychy la milionesima Fiat 500 prodotta.
Oltre alle indubbie qualità estetiche la Fiat 500 offre comunque qualcosa in più anche in fatto di finiture. Le plastiche degli interni, oltre che essere realizzate con gradevole gusto retrò, sono decisamente più pregiate rispetto alle superutilitarie più economiche. Anche rispetto alla Panda, tanto per restare in famiglia. Le dotazioni di accessori sono più complete e le possibilità di personalizzazioni a richiesta sono migliaia: adesivi, finiture cromate, tetti colorati, rivestimenti interni, per un totale di 549.936 possibili combinazioni. Tutto, insomma, pur di creare attorno alla 500 un’immagine di nuovo, di fresco e di originale, ma sempre con il massimo rispetto per il suo glorioso passato (anche qui la Mini insegna).
Ma il concorrente più forte, si sa, è quello che non sta mai fermo, colui che sa sempre innovarsi e stupire. E in questi primi sei anni la 500 ha dimostrato di saperlo fare eccome. Nata inizialmente con tre motori (1.2 e 1.4 benzina più un 1.3 turbodiesel), successivamente la propria gamma è stata ampliata grazie ad un piccolissimo propulsore di appena 900cc di cilindrata (875cc per la precisione) e con due soli cilindri. Un gioiello della tecnica, pluripremiato in patria e all’estero, che rievocava (solo nella fantasia degli automobilisti) il piccolissimo bicilindrico montato sullo storico “Cinquino”. Si tratta di un motore che promette di abbassare consumi ed emissioni grazie ad un innovativo (e brevettato) sistema di alzata delle valvole, l’ormai famoso ‘Multiair’. Un propulsore tanto moderno ed efficiente da essere oggi disponibile su moltissimi modelli del Gruppo (Alfa MiTo compresa!).
Poi è arrivata la mitica Abarth, versione pepatissima per la quale Fiat ha creato un vero e proprio marchio con listino separato dal resto della gamma. A quel punto la nuova 500 era matura per sbarcare in America. Neanche a dirlo: un trionfo anche oltreoceano. Tanto che Fiat ha riservato, solo per il mercato Usa, una versione completamente elettrica dedicata ai paladini più convinti dell’ecosostenibile. Poi, per i nostalgici incontentabili, è stata la volta della versione cabrio, la 500C, dotata di un pregiato tetto in tela elettrico da far invidia alle scoperte più lussuose (e costose).
Lo scorso anno Fiat ha sfoderato persino una versione monovolume, la 500L. Progettata per raccogliere l’eredità della Fiat Idea, andata in pensione alcuni mesi prima, la 500L è in realtà una piccola monovolume che conserva però tutti i tratti stilistici che hanno fatto la fortuna della versione classica. Ma con tanto spazio a bordo per passeggeri e bagagli. Quasi in contemporanea esce la Trekking, versione ‘country’ della piccola monovolume. Solo pochi giorni fa, infine, Fiat ha portato al debutto la 500 Living, versione a 7 posti della 500L per famiglie numerose.
E domani? Chissà. Di sicuro la 500 ha già ampiamente dimostrato di essere un modello assai dinamico e sempre pronto a stupire. Quindi tutto è possibile. Il vero problema dei tecnici Fiat, piuttosto, nascerà nel momento in cui dovranno reinventare stilisticamente un mito…che è già stato reinventato. Ma per questo c’è ancora tempo. Adesso godiamoci ancora per qualche anno la nostra italica leggenda. Buon compleanno Cinquino.
di Davide Bianchino
Il 4 luglio 2007 debuttava la nuova edizione della Fiat 500. Una presentazione in pompa magna per quella che doveva essere, 60 anni dopo, l’erede di quell’indimenticabile mito nato proprio nell’estate del 1947. E fu subito un successo. La Fiat ha avuto la grande intuizione di creare un modello tutto nuovo pur senza stravolgere le linee della fortunata antenata. Di conseguenza la risposta del pubblico è stata immediata. Effettivamente si sentiva la mancanza di qualcosa di bello, di unico e di diverso nel panorama automobilistico.
Qualcosa di simile a quanto compiuto anni fa dalla Bmw riesumando (in maniera eccelsa) il mito della Mini. Anche VW ha percorso la stessa strada con la New Beetle ma i numeri delle vendite non l’hanno premiata abbastanza. La 500 è nata con lo scopo di rinverdire i sentimenti dei tanti automobilisti (e non) che hanno amato la piccola negli anni del boom economico, ma anche di scoprire nuovi clienti soprattutto tra i giovani. E proprio i più giovani (e le donne) sono quelle persone che più hanno fatto la fortuna di questo nuovo modello. La 500 può infatti soddisfare il loro palato più esigente in fatto di gusti estetici ma contenendo, nel contempo, il prezzo di acquisto entro limiti accettabili.
Quello che non ha mai potuto fare Bmw con la Mini che, a onor del vero, è però un’automobile dalle caratteristiche stradali ben diverse e quindi rivolta ad un’altra categoria. Sia chiaro, la Fiat 500 non è mai stata e non voleva essere l’auto spartana ed economica degli anni passati. Ma è comunque offerta ad un prezzo abbordabile da varie tipologie di clientela. Quella, per capirci, che è disposta a spendere quel ‘qualcosa in più’ per avere una piccola utilitaria da città che sappia però distinguersi dalla massa rappresentata dalle varie Panda, Citroen C1, Twingo, ecc.
Sulle qualità estetiche della nuova 500 nulla da dire: apprezzata e persino premiata in ogni angolo del globo. Questi alcuni dei riconoscimenti ottenuti in questi primi sei anni di vita: Best City Car dell’Anno ai BBC Top Gear Awards 2007; “Auto più bella del mondo” nel 2007 nella categoria city car; Auto dell’anno 2008; Auto Europa 2008; World Design Car of the Year 2009; nello stesso anno la 500 vince anche il "Premio dei premi" assegnato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione. Nel novembre del 2012 esce dagli stabilimenti polacchi di Tychy la milionesima Fiat 500 prodotta.
Oltre alle indubbie qualità estetiche la Fiat 500 offre comunque qualcosa in più anche in fatto di finiture. Le plastiche degli interni, oltre che essere realizzate con gradevole gusto retrò, sono decisamente più pregiate rispetto alle superutilitarie più economiche. Anche rispetto alla Panda, tanto per restare in famiglia. Le dotazioni di accessori sono più complete e le possibilità di personalizzazioni a richiesta sono migliaia: adesivi, finiture cromate, tetti colorati, rivestimenti interni, per un totale di 549.936 possibili combinazioni. Tutto, insomma, pur di creare attorno alla 500 un’immagine di nuovo, di fresco e di originale, ma sempre con il massimo rispetto per il suo glorioso passato (anche qui la Mini insegna).
Ma il concorrente più forte, si sa, è quello che non sta mai fermo, colui che sa sempre innovarsi e stupire. E in questi primi sei anni la 500 ha dimostrato di saperlo fare eccome. Nata inizialmente con tre motori (1.2 e 1.4 benzina più un 1.3 turbodiesel), successivamente la propria gamma è stata ampliata grazie ad un piccolissimo propulsore di appena 900cc di cilindrata (875cc per la precisione) e con due soli cilindri. Un gioiello della tecnica, pluripremiato in patria e all’estero, che rievocava (solo nella fantasia degli automobilisti) il piccolissimo bicilindrico montato sullo storico “Cinquino”. Si tratta di un motore che promette di abbassare consumi ed emissioni grazie ad un innovativo (e brevettato) sistema di alzata delle valvole, l’ormai famoso ‘Multiair’. Un propulsore tanto moderno ed efficiente da essere oggi disponibile su moltissimi modelli del Gruppo (Alfa MiTo compresa!).
Poi è arrivata la mitica Abarth, versione pepatissima per la quale Fiat ha creato un vero e proprio marchio con listino separato dal resto della gamma. A quel punto la nuova 500 era matura per sbarcare in America. Neanche a dirlo: un trionfo anche oltreoceano. Tanto che Fiat ha riservato, solo per il mercato Usa, una versione completamente elettrica dedicata ai paladini più convinti dell’ecosostenibile. Poi, per i nostalgici incontentabili, è stata la volta della versione cabrio, la 500C, dotata di un pregiato tetto in tela elettrico da far invidia alle scoperte più lussuose (e costose).
Lo scorso anno Fiat ha sfoderato persino una versione monovolume, la 500L. Progettata per raccogliere l’eredità della Fiat Idea, andata in pensione alcuni mesi prima, la 500L è in realtà una piccola monovolume che conserva però tutti i tratti stilistici che hanno fatto la fortuna della versione classica. Ma con tanto spazio a bordo per passeggeri e bagagli. Quasi in contemporanea esce la Trekking, versione ‘country’ della piccola monovolume. Solo pochi giorni fa, infine, Fiat ha portato al debutto la 500 Living, versione a 7 posti della 500L per famiglie numerose.
E domani? Chissà. Di sicuro la 500 ha già ampiamente dimostrato di essere un modello assai dinamico e sempre pronto a stupire. Quindi tutto è possibile. Il vero problema dei tecnici Fiat, piuttosto, nascerà nel momento in cui dovranno reinventare stilisticamente un mito…che è già stato reinventato. Ma per questo c’è ancora tempo. Adesso godiamoci ancora per qualche anno la nostra italica leggenda. Buon compleanno Cinquino.
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