Da 70 anni a questa parte gli agricoltori hanno selezionato questi ortaggi in base al loro “appeal”, ovvero privilegiando il loro aspetto esteriore e trascurando la loro sapidità.
Il pomodoro rosso uniforme, il più coltivato e diffuso nei nostri mercati, è indubbiamente il più bello a vedersi, ma anche il più carente delle sostanze che gli attribuiscono sapore. Dopo decenni di selezioni, il pomodoro moderno ha perso quelle caratteristiche di un tempo che gli conferivano il gusto. Un gruppo massiccio di ricercatori che collaborano con la californiana Davis University è riuscita ad individuare il GLK2, ossia il gene che determina le caratteristiche del pomodoro contemporaneo: uno degli aspetti peculiari di quest’ortaggio è il grado di maturazione, che passa dal verde chiaro al rosso intenso. Dalla ricerca si evince che questa proprietà,che risponde all’appetibilità estetica del consumatore, mette però irrimediabilmente a rischio il gusto stesso del pomodoro.
Il pomodoro rosso uniforme, il più coltivato e diffuso nei nostri mercati, è indubbiamente il più bello a vedersi, ma anche il più carente delle sostanze che gli attribuiscono sapore. Dopo decenni di selezioni, il pomodoro moderno ha perso quelle caratteristiche di un tempo che gli conferivano il gusto. Un gruppo massiccio di ricercatori che collaborano con la californiana Davis University è riuscita ad individuare il GLK2, ossia il gene che determina le caratteristiche del pomodoro contemporaneo: uno degli aspetti peculiari di quest’ortaggio è il grado di maturazione, che passa dal verde chiaro al rosso intenso. Dalla ricerca si evince che questa proprietà,che risponde all’appetibilità estetica del consumatore, mette però irrimediabilmente a rischio il gusto stesso del pomodoro.
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