Continua il cammino delle grandi opere pubbliche nella Repubblica popolare cinese, insieme strumento necessario ad accompagnare lo sviluppo del paese e stimolo alla sua economia. Alcune tuttavia restano controverse o troppo audaci e per questo faticano a concretizzarsi.
Misna - Una di queste, sembra avere avuto finalmente il “via libera” ufficiale. Le autorità di Pechino hanno confermato l’investimento di 260 miliardi di yuan (circa 32 miliardi di euro), in quello che sarà il più lungo tunnel sottomarino al mondo, 123 chilometri che collegheranno le città di Dalian e Yantai che si fronteggiano agli estremi dello Stretto di Bohai e che oggi distano 2000 chilometri di strada o ferrovia. Il rapporto sul futuro tunnel consegnato oggi ai media cinesi, non definisce i tempi dei lavori e nemmeno le ragioni per cui questo progetto è stato recuperato ora, oltre 20 anni dopo la sua prima stesura che comunque riprende progetti passati. In effetti, l’idea di una galleria sottomarina era stata prospettata già nel XIX, da ingegneri francesi prima e britannici poi, con altri progetti successivi fino ad arrivare a una “falsa partenza” dei lavori nel 1977.
Inizialmente annunciato nel 1994 per un costo preventivato equivalente a 10 miliardi di dollari, il tunnel nella prospettiva attuale è rimasto successivamente messo da parte e riproposto oggi, oltre la data prevista di completamento del 2010. Molte le ragioni per la cautele di politici e tecnici. Agli indubbi vantaggi di un progetto che abbrevierebbe di decine di ore e renderebbe assai più agevoli i trasporti su strada e su rotaia tra regioni costiere della Cina meridionale e quelle settentrionali e, più oltre, con l’estremo oriente russo, si contrappongono infatti enormi difficoltà da superare, incluso l’attraversamento sottomarino di un’area altamente sismica.
Misna - Una di queste, sembra avere avuto finalmente il “via libera” ufficiale. Le autorità di Pechino hanno confermato l’investimento di 260 miliardi di yuan (circa 32 miliardi di euro), in quello che sarà il più lungo tunnel sottomarino al mondo, 123 chilometri che collegheranno le città di Dalian e Yantai che si fronteggiano agli estremi dello Stretto di Bohai e che oggi distano 2000 chilometri di strada o ferrovia. Il rapporto sul futuro tunnel consegnato oggi ai media cinesi, non definisce i tempi dei lavori e nemmeno le ragioni per cui questo progetto è stato recuperato ora, oltre 20 anni dopo la sua prima stesura che comunque riprende progetti passati. In effetti, l’idea di una galleria sottomarina era stata prospettata già nel XIX, da ingegneri francesi prima e britannici poi, con altri progetti successivi fino ad arrivare a una “falsa partenza” dei lavori nel 1977.
Inizialmente annunciato nel 1994 per un costo preventivato equivalente a 10 miliardi di dollari, il tunnel nella prospettiva attuale è rimasto successivamente messo da parte e riproposto oggi, oltre la data prevista di completamento del 2010. Molte le ragioni per la cautele di politici e tecnici. Agli indubbi vantaggi di un progetto che abbrevierebbe di decine di ore e renderebbe assai più agevoli i trasporti su strada e su rotaia tra regioni costiere della Cina meridionale e quelle settentrionali e, più oltre, con l’estremo oriente russo, si contrappongono infatti enormi difficoltà da superare, incluso l’attraversamento sottomarino di un’area altamente sismica.
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