La famosa città dei Sassi, eletta patrimonio dell’Unesco, è in lizza per aggiudicarsi il titolo di capitale europea della cultura 2019. Da circa un mese è stata autorizzata la costruzione di un impianto eolico da 30 megawatt, composto da 45 pale e situato a ridosso del parco della Murgia. Il comune di Matera teme che il progetto possa danneggiare la bellezza paesaggistica della città lucana.
di Francesca Filippi
Si è aperto un vero e proprio dibattito tra il comune della città di Matera e la regione Basilicata: il primo rivendica la sua contrarietà alla creazione del parco eolico, la seconda scarica le responsabilità sul sindaco della cittadina, che si sarebbe mostrato favorevole durante la discussione delle trattative. Anche il partito democratico si scinde in merito alla questione: da una parte si schierano i sostenitori dell’impianto eolico, dall’altra gli oppositori. Sicuramente, quest’argomento si rivelerà di primaria importanza durante la prossima campagna elettorale per la guida della regione.
Inoltre il territorio lucano è da anni oggetto d’interesse per quanto riguarda le risorse petrolifere presenti nel sottosuolo. Si stima che proprio in Basilicata vi sia il più esteso giacimento petrolifero d’Europa. Anche in questo caso il centro-sinistra appare frammentato: c’è chi appoggia il piano per il profitto economico e chi sottolinea i danni che esso potrebbe apportare all’ambiente.
La consulta, tuttavia, ha vietato nuove estrazioni. Le ragioni che hanno spinto a prendere questa decisione sono affini all’esempio della città di Matera. Anche in questo caso la controversia si è aperta per impedire di deturpare il paesaggio, uno dei più caratteristici d’Italia per le sue attrazioni che richiamano ogni anno centinaia di turisti: dalle spiagge alle rocce dolomitiche , dai boschi rigogliosi ai maestosi calanchi lunari.
di Francesca Filippi
Si è aperto un vero e proprio dibattito tra il comune della città di Matera e la regione Basilicata: il primo rivendica la sua contrarietà alla creazione del parco eolico, la seconda scarica le responsabilità sul sindaco della cittadina, che si sarebbe mostrato favorevole durante la discussione delle trattative. Anche il partito democratico si scinde in merito alla questione: da una parte si schierano i sostenitori dell’impianto eolico, dall’altra gli oppositori. Sicuramente, quest’argomento si rivelerà di primaria importanza durante la prossima campagna elettorale per la guida della regione.
Inoltre il territorio lucano è da anni oggetto d’interesse per quanto riguarda le risorse petrolifere presenti nel sottosuolo. Si stima che proprio in Basilicata vi sia il più esteso giacimento petrolifero d’Europa. Anche in questo caso il centro-sinistra appare frammentato: c’è chi appoggia il piano per il profitto economico e chi sottolinea i danni che esso potrebbe apportare all’ambiente.
La consulta, tuttavia, ha vietato nuove estrazioni. Le ragioni che hanno spinto a prendere questa decisione sono affini all’esempio della città di Matera. Anche in questo caso la controversia si è aperta per impedire di deturpare il paesaggio, uno dei più caratteristici d’Italia per le sue attrazioni che richiamano ogni anno centinaia di turisti: dalle spiagge alle rocce dolomitiche , dai boschi rigogliosi ai maestosi calanchi lunari.
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