domenica, luglio 28, 2013
Il Papa: diffondete la gioia della fede. Nel 2016 Gmg a Cracovia  

Radio Vaticana - Alla Messa di Copacabana hanno partecipato 3 milioni di pellegrini; agli oltre 2 milioni di giovani che hanno trascorso la notte sulla spiaggia di Rio dopo la Veglia, infatti, se ne sono aggiunti centinaia di migliaia dalla metropoli carioca e da tutto il Brasile. 1500 i vescovi 15mila i sacerdoti. Tra le autorità: i presidenti di Brasile, Argentina, Bolivia e Suriname. Il Papa ha “inviato” in missione tutti i giovani del mondo e all’Angelus ha annunciato la città della prossima Gmg. “Cari giovani, abbiamo un appuntamento nella prossima Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2016, a Cracovia, in Polonia. Per l’intercessione materna di Maria – ha detto il Papa tra l’ovazione dei pellegrini polacchi - chiediamo la luce dello Spirito Santo sul cammino che ci porterà a questa nuova tappa di gioiosa celebrazione della fede e dell’amore di Cristo.

All’Angelus, ultimo atto della Gmg di Rio, il Papa ha invocato la Vergine affinché i giovani, tornando nelle proprie case, non abbiano mai paura di essere generosi con Cristo. “Ne vale la pena! - ha detto - Uscire e andare con coraggio e generosità, perché ogni uomo e ogni donna possa incontrare il Signore”. Un’invocazione che ha ripreso i temi dell’omelia del Papa per la Messa a conclusione della Gmg a Copacabana nella splendida cornice di Rio: “Gesù ci chiama ad essere discepolo in missione”. Per farlo Papa Francesco ha indicato ai giovani tre parole: Andate, senza paura, per servire. “Andate… e fate discepoli tutti i popoli” per trasmettere ai loro coetanei l’esperienza della Gmg di Rio, per condividere e testimoniare l’esperienza di fede. “E’ un comando – ha detto – che non nasce però dalla volontà di dominio o di potere, ma dalla forza dell’amore”. Gesù ci invia a tutti. Il Vangelo è per tutti e non per alcuni ha sottolineato il Papa: “Non abbiate paura di andare e portare Cristo in ogni ambiente, fino alle periferie esistenziali, anche a chi sembra più lontano, più indifferente. Il Signore cerca tutti, vuole che tutti sentano il calore della sua misericordia e del suo amore”.

Il Papa ha poi invitato i giovani a evangelizzare i loro coetanei. Facendolo “senza paura”, perché è Cristo che ci precede e ci guida. Gesù non ci lascia soli, ci accompagna sempre, accompagna la Chiesa intera. Cristo infatti non ha chiamato gli Apostoli a vivere da soli ma li ha chiamati a formare una comunità. Per questo il Papa ha invitato i sacerdoti presenti ad accompagnare i giovani affinché non si sentano mai soli. Quindi “Andate, senza paura” ma “per servire”, lasciando che la nostra vita si identifichi con quella di Gesù che è stata una vita per gli altri. “E’ una vita di servizio” ha detto il Papa. “Evangelizzare è testimoniare in prima persona l'amore di Dio, è superare i nostri egoismi”. Infine ha indicato ai giovani l’importanza di annunciare il Vangelo: “Portare il Vangelo è portare la forza di Dio per sradicare e demolire il male e la violenza; per distruggere e abbattere le barriere dell'egoismo, dell'intolleranza e dell’odio; per edificare un mondo nuovo. Gesù Cristo conta su di voi! La Chiesa conta su di voi! Il Papa conta su di voi!”.

Al termine della Messa il mandato missionario a 10 giovani dei cinque continenti. Particolarmente toccante quando, come segno di accoglienza e offerta a Dio della vita, all’offertorio il Papa ha voluto abbracciare una piccolissima bimba nata anencefala, in braccio ai genitori che hanno rifiutato di abortire nonostante la legge brasiliana glielo permettesse.

Nel Campus Fidei di Guaratiba, l’immensa spianata dove doveva svolgersi la conclusione della Gmg, inagibile per il maltempo, per volere della Chiesa e del Comune di Rio saranno costruiti alloggi per 20mila poveri, mentre la Croce di 33 metri costruita sul grande podio papale rimarrà come segno di questa Giornata indimenticabile per Rio e per il Brasile. Per le Gmg l’appuntamento è a Cracovia nel 2016.

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