Il Congresso di Brasilia è pronto a investigare sui milioni di reais spesi per la costruzione o la ristrutturazione dei 12 stadi che ospiteranno le partite della Coppa del mondo di calcio del 2014, una delle istanze centrali delle inedite mobilitazioni di piazza del mese scorso.
Misna - Sono state riunte infatti le firme necessarie per avviare un’inchiesta congiunta di entrambe le camere che verificherà sovrafatturazioni e denunce di corruzione: le sottoscrizioni devono tuttavia ancora essere verificate e ciò non accadrà prima di agosto: il governo avrà quindi il tempo di tentare di convincere parte dei legislatori a ritirare il proprio ‘sì’.
Nelle proteste di giugno, le più imponenti degli ultimi 20 anni in Brasile, la gente è scesa in piazza contro le spese per i grandi eventi sportivi internazionali – incluse le Olimpiadi del 2016 – gonfiate dalla corruzione dilagante, a fronte delal mancanza di servizi di base, dalla sanità all’istruzione.
“Dopo le mobilitazioni popolari, il Congresso deve cambiare comportamento e avviare questa indagine richiesta dalla popolazione” ha dichiarato il senatore Álvaro Dias del el Partido da Social Democracia Brasileira (Psdb), principale partito di opposizione. Dichiarazioni che vanno anche lette in chiave elettorale, in vista del voto del prossimo anno a cui il Psdb si presenta con una figura nuova, Aécio Neves, sperando di scalzare Dilma Rousseff che in termini di popolarità ha pagato un alto prezzo a causa delle recenti proteste.
L’inchiesta punta, almeno sulla carta, a fare luce in particolare sulla costruzione di nuovi impianti come l’Estádio Nacional Mané Garrincha di Brasilia, “una città che non riesce ad attirare allo stadio se non qualche migliaio di persone per mancanza di tradizione sportiva e che adesso si è vista dotata di uno capace di contenere 70.000 spettatori” fanno notare alla MISNA fonti missionarie locali. In dirittura d’arrivo, il Mané Garrincha si stima costerà oltre un miliardo e 200 milioni di reais, il doppio di quanto preventivato.
Misna - Sono state riunte infatti le firme necessarie per avviare un’inchiesta congiunta di entrambe le camere che verificherà sovrafatturazioni e denunce di corruzione: le sottoscrizioni devono tuttavia ancora essere verificate e ciò non accadrà prima di agosto: il governo avrà quindi il tempo di tentare di convincere parte dei legislatori a ritirare il proprio ‘sì’.
Nelle proteste di giugno, le più imponenti degli ultimi 20 anni in Brasile, la gente è scesa in piazza contro le spese per i grandi eventi sportivi internazionali – incluse le Olimpiadi del 2016 – gonfiate dalla corruzione dilagante, a fronte delal mancanza di servizi di base, dalla sanità all’istruzione.
“Dopo le mobilitazioni popolari, il Congresso deve cambiare comportamento e avviare questa indagine richiesta dalla popolazione” ha dichiarato il senatore Álvaro Dias del el Partido da Social Democracia Brasileira (Psdb), principale partito di opposizione. Dichiarazioni che vanno anche lette in chiave elettorale, in vista del voto del prossimo anno a cui il Psdb si presenta con una figura nuova, Aécio Neves, sperando di scalzare Dilma Rousseff che in termini di popolarità ha pagato un alto prezzo a causa delle recenti proteste.
L’inchiesta punta, almeno sulla carta, a fare luce in particolare sulla costruzione di nuovi impianti come l’Estádio Nacional Mané Garrincha di Brasilia, “una città che non riesce ad attirare allo stadio se non qualche migliaio di persone per mancanza di tradizione sportiva e che adesso si è vista dotata di uno capace di contenere 70.000 spettatori” fanno notare alla MISNA fonti missionarie locali. In dirittura d’arrivo, il Mané Garrincha si stima costerà oltre un miliardo e 200 milioni di reais, il doppio di quanto preventivato.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.