Dopo la giornata di riposo di ieri, per Papa Francesco iniziano gli impegni per questa 28.ma Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro.
Radio Vaticana - Il Pontefice si recherà stamani al Santuario mariano di Aparecida, uno dei centri più importanti al mondo della devozione alla Vergine, dove presiederà la Santa Messa. Al rientro a Rio, la visita al nosocomio dedicato a San Francesco d’Assisi. Intanto, la pioggia che si è abbattuta per tutta la giornata su Rio de Janeiro, non ha impedito ieri sera ad oltre 500mila giovani di stringersi attorno a mons. Tempesta, arcivescovo della città, per la Messa di apertura della Gmg, nello splendido scenario della spiaggia di Copacabana. Scesa la notte, il gigantesco palco bianco sovrastato da una grande croce celeste, si è illuminato con tutti i colori della bandiera brasiliana. E proprio lo spirito carioca ha caratterizzato tutta la liturgia. Da Rio, il servizio del nostro inviato Roberto Piermarini:
I canti, lo sventolio delle bandiere di tutti i Paesi del mondo e la festa che ha preceduto la solenne celebrazione, hanno lasciato il posto al raccoglimento con l’arrivo della Croce e l’immagine della Vergine della Gmg, portate processionalmente dai giovani dei cinque continenti. Prima della Messa si è pregato per i giovani disoccupati, per le vittime dell’incendio in una discoteca brasiliana, per il massacro dei bambini di strada della Candelaria e per la giovane francese morta in un incidente in Guyana mentre si stava recando a Rio per la Gmg. All’omelia mons. Tempesta, riprendendo il tema della Giornata, ha invitato i giovani ad essere missionari:
Nesta semana, o Rio se torna o centro da Igreja, viva e jovem. ...
“Rio questa settimana diventa il centro della Chiesa, viva e giovane”, ha affermato l’arcivescovo di Rio. “Siete venuti da diversi parti del mondo per poter condividere insieme la fede e la gioia di essere discepoli e missionari in tutte le nazioni. Ovunque l’entusiasmo giovanile ci dimostra il volto giovane dei cristiani, che vuole unire la testimonianza di una vita autentica e cristiana alla dimensione sociale del Vangelo”. “Siamo chiamati – ha esortato mons. Tempesta - ad essere protagonisti di un mondo nuovo. Sono sicuro che farete ciò nelle vostre città e Paesi. Il mondo ha bisogno di giovani come voi”.
No entanto, providencialmente, esta Jornada estava destinada a ser uma ...
L’assemblea dei giovani è esplosa in un lungo applauso quando il presule ha ricordato che la Provvidenza ha voluto che questa Gmg fosse destinata, per la seconda volta, a svolgersi in America Latina dopo 26 anni e che fosse anche luogo di accoglienza del primo viaggio apostolico del primo Papa latinoamericano della storia, Papa Francesco che domani sera, sullo stesso scenario della spiaggia di Copacabana, sarà accolto da tutti loro. Ricordando la splendida accoglienza che i brasiliani hanno riservato ai giovani giunti da ogni parte del mondo, mons. Tempesta ha sottolineato che “esiste una rivoluzione dell’amore in questo momento: per noi, l’altro è Cristo!
O outro é nosso irmão! Que isso ressoe pelo mundo! …
L’altro è nostro fratello! Che ciò possa risuonare in tutto il mondo!”. L’arcivescovo di Rio ha affidato quindi tutti i giovani alla Vergine Maria “per ricevere – ha detto – il Cristo da lei presentato, e possiate camminare per il mondo come discepoli missionari di una nuova evangelizzazione, protagonisti di un mondo nuovo, come sentinelle del domani per risvegliare la speranza di una nuova alba: Cristo è Risorto e cammina davanti a noi!”.
Ieri sera Papa Francesco ha seguito in televisione dalla sua residenza di Sumaré la Messa di apertura della Gmg ed è rimasto impressionato dalla partecipazione dei giovani. Una partecipazione che avrebbe potuto essere più nutrita se non ci fosse stato un black-out alla metropolitana di Rio che ha impedito a molti di arrivare a Copacabana.
Nei prossimi tre giorni circa 250 vescovi, provenienti dai cinque continenti, terranno delle catechesi sul tema della missionarietà in diversi luoghi di Rio: dalle zone metropolitane alle favelas, in chiese, palestre, campi sportivi e centri sociali. Il Papa ieri mattina ha celebrato una Messa nella cappella della sua residenza a Sumaré e non c’è stato nessun fuori programma. A causa del maltempo, anche il cardinale Bertone ha dovuto rinunciare alla cerimonia di presentazione della medaglia commemorativa del viaggio del Papa alla Gmg al Corcovado. “La medaglia presenta l’immagine di Papa Francesco, allegro e sorridente, - ha detto il cardinale Bertone - che mostra la sua vicinanza al popolo, e la semplicità dei suoi gesti che hanno conquistato il mondo intero”.
I canti, lo sventolio delle bandiere di tutti i Paesi del mondo e la festa che ha preceduto la solenne celebrazione, hanno lasciato il posto al raccoglimento con l’arrivo della Croce e l’immagine della Vergine della Gmg, portate processionalmente dai giovani dei cinque continenti. Prima della Messa si è pregato per i giovani disoccupati, per le vittime dell’incendio in una discoteca brasiliana, per il massacro dei bambini di strada della Candelaria e per la giovane francese morta in un incidente in Guyana mentre si stava recando a Rio per la Gmg. All’omelia mons. Tempesta, riprendendo il tema della Giornata, ha invitato i giovani ad essere missionari:
Nesta semana, o Rio se torna o centro da Igreja, viva e jovem. ...
“Rio questa settimana diventa il centro della Chiesa, viva e giovane”, ha affermato l’arcivescovo di Rio. “Siete venuti da diversi parti del mondo per poter condividere insieme la fede e la gioia di essere discepoli e missionari in tutte le nazioni. Ovunque l’entusiasmo giovanile ci dimostra il volto giovane dei cristiani, che vuole unire la testimonianza di una vita autentica e cristiana alla dimensione sociale del Vangelo”. “Siamo chiamati – ha esortato mons. Tempesta - ad essere protagonisti di un mondo nuovo. Sono sicuro che farete ciò nelle vostre città e Paesi. Il mondo ha bisogno di giovani come voi”.
No entanto, providencialmente, esta Jornada estava destinada a ser uma ...
L’assemblea dei giovani è esplosa in un lungo applauso quando il presule ha ricordato che la Provvidenza ha voluto che questa Gmg fosse destinata, per la seconda volta, a svolgersi in America Latina dopo 26 anni e che fosse anche luogo di accoglienza del primo viaggio apostolico del primo Papa latinoamericano della storia, Papa Francesco che domani sera, sullo stesso scenario della spiaggia di Copacabana, sarà accolto da tutti loro. Ricordando la splendida accoglienza che i brasiliani hanno riservato ai giovani giunti da ogni parte del mondo, mons. Tempesta ha sottolineato che “esiste una rivoluzione dell’amore in questo momento: per noi, l’altro è Cristo!
O outro é nosso irmão! Que isso ressoe pelo mundo! …
L’altro è nostro fratello! Che ciò possa risuonare in tutto il mondo!”. L’arcivescovo di Rio ha affidato quindi tutti i giovani alla Vergine Maria “per ricevere – ha detto – il Cristo da lei presentato, e possiate camminare per il mondo come discepoli missionari di una nuova evangelizzazione, protagonisti di un mondo nuovo, come sentinelle del domani per risvegliare la speranza di una nuova alba: Cristo è Risorto e cammina davanti a noi!”.
Ieri sera Papa Francesco ha seguito in televisione dalla sua residenza di Sumaré la Messa di apertura della Gmg ed è rimasto impressionato dalla partecipazione dei giovani. Una partecipazione che avrebbe potuto essere più nutrita se non ci fosse stato un black-out alla metropolitana di Rio che ha impedito a molti di arrivare a Copacabana.
Nei prossimi tre giorni circa 250 vescovi, provenienti dai cinque continenti, terranno delle catechesi sul tema della missionarietà in diversi luoghi di Rio: dalle zone metropolitane alle favelas, in chiese, palestre, campi sportivi e centri sociali. Il Papa ieri mattina ha celebrato una Messa nella cappella della sua residenza a Sumaré e non c’è stato nessun fuori programma. A causa del maltempo, anche il cardinale Bertone ha dovuto rinunciare alla cerimonia di presentazione della medaglia commemorativa del viaggio del Papa alla Gmg al Corcovado. “La medaglia presenta l’immagine di Papa Francesco, allegro e sorridente, - ha detto il cardinale Bertone - che mostra la sua vicinanza al popolo, e la semplicità dei suoi gesti che hanno conquistato il mondo intero”.
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