Stravagante notizia di mezz’estate? No, assolutamente vera purtroppo…
di Silvio Foini
La vicenda: il comune di Mozzate, piccolo paese in provincia della bassa comasca, 8.000 abitanti in tutto, volle farsi, qualche anno fa, città. I maligni affermano che furono gli amministratori dell’epoca a volerlo per aumentarsi gli stipendi, dato che i sindaci e gli altri che siedono in comune, se sono funzionari pubblici di una città invece che di un paese, percepiscono indennità più elevate. Ma questa potrebbe essere appunto una malignità cui non vogliamo credere. Fatto sta che oggi questo piccolo comune è più indebitato della popolosa e americana Detroit che è, come abbiamo appreso esterrefatti, finita in fallimento, solo che a Mozzate non ci sono fabbriche di automobili ma di rifiuti! Quel che accade in questo sfortunato borgo ora sta interessando anche le televisioni nazionali, RAI in testa, che qualche giorno fa è arrivata con le sue telecamere a toccar con mano questa situazione “americana”. Si pensi che si sono accumulati, per allegra amministrazione, diciamola così, debiti assurdi che sfiorano di poco i 40 milioni di euro. Ogni sfortunato residente, neonati compresi, si ritrova quindi con sulla zucca 5.000€ di debiti! Non male!
Ora però la Corte dei Conti ha convocato a Roma qualcuno che spieghi questo enorme tracollo finanziario incombente. I personaggi delle vecchie amministrazioni si rimbalzano il pallino delle responsabilità: “Io non ne ho colpa, mi sono trovato eredità scomode...”. Un altro: “Avevo lasciato 4 milioni di attivo!”… e via così. Vuoi vedere che è tutta colpa dei residenti? Nonostante il comune di Mozzate avesse entro il proprio territorio discariche regionali della Lombardia che avrebbero dovuto fruttare enormi introiti, ora è al dissesto economico. Qualcosa non quadra, ma finalmente i nodi son venuti al pettine e staremo a vedere chi come e li scioglierà.
Il neo sindaco del paese, un’ottima persona, giovane, preparata e di specchiata onestà, avrà le sue belle gatte da pelare per rimettere in ordine il tutto. A Mozzate è finita un’era di governi della destra durata un ventennio (brutta parola) e alle ultime elezioni ha trionfato, nel vero senso della parola, una lista civica sostenuta dalla sinistra, che si sta impegnando nella difficile virata sulla via della moralizzazione e della nuova trasparenza. Come non augurarle di riuscirvi?
Intanto l’80 per cento della popolazione si dice indignata dell’americanata. Ha pienamente ragione!
La vicenda: il comune di Mozzate, piccolo paese in provincia della bassa comasca, 8.000 abitanti in tutto, volle farsi, qualche anno fa, città. I maligni affermano che furono gli amministratori dell’epoca a volerlo per aumentarsi gli stipendi, dato che i sindaci e gli altri che siedono in comune, se sono funzionari pubblici di una città invece che di un paese, percepiscono indennità più elevate. Ma questa potrebbe essere appunto una malignità cui non vogliamo credere. Fatto sta che oggi questo piccolo comune è più indebitato della popolosa e americana Detroit che è, come abbiamo appreso esterrefatti, finita in fallimento, solo che a Mozzate non ci sono fabbriche di automobili ma di rifiuti! Quel che accade in questo sfortunato borgo ora sta interessando anche le televisioni nazionali, RAI in testa, che qualche giorno fa è arrivata con le sue telecamere a toccar con mano questa situazione “americana”. Si pensi che si sono accumulati, per allegra amministrazione, diciamola così, debiti assurdi che sfiorano di poco i 40 milioni di euro. Ogni sfortunato residente, neonati compresi, si ritrova quindi con sulla zucca 5.000€ di debiti! Non male!
Ora però la Corte dei Conti ha convocato a Roma qualcuno che spieghi questo enorme tracollo finanziario incombente. I personaggi delle vecchie amministrazioni si rimbalzano il pallino delle responsabilità: “Io non ne ho colpa, mi sono trovato eredità scomode...”. Un altro: “Avevo lasciato 4 milioni di attivo!”… e via così. Vuoi vedere che è tutta colpa dei residenti? Nonostante il comune di Mozzate avesse entro il proprio territorio discariche regionali della Lombardia che avrebbero dovuto fruttare enormi introiti, ora è al dissesto economico. Qualcosa non quadra, ma finalmente i nodi son venuti al pettine e staremo a vedere chi come e li scioglierà.
Il neo sindaco del paese, un’ottima persona, giovane, preparata e di specchiata onestà, avrà le sue belle gatte da pelare per rimettere in ordine il tutto. A Mozzate è finita un’era di governi della destra durata un ventennio (brutta parola) e alle ultime elezioni ha trionfato, nel vero senso della parola, una lista civica sostenuta dalla sinistra, che si sta impegnando nella difficile virata sulla via della moralizzazione e della nuova trasparenza. Come non augurarle di riuscirvi?
Intanto l’80 per cento della popolazione si dice indignata dell’americanata. Ha pienamente ragione!
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Sono presenti 7 commenti
Che dire se non " roba da pazzi, anzi, roba da ladri "per vent'anni hanno rubato e scialacquato , e c'è ancora gente che li voterà!!! Non è forse un po' colpa di quegli elettori?? Sarah
Speriamo che rendano i quattrini alla comunità. Povero paese e poveri abitanti. Questo potrebbe essere lo specchio che riflette tutt'Italia.
Se fosse capitato dove abito io li avremmo cacciati a calci in culo! Come si fa a malversare in quel modo? Auguri Mozzate!
dall'estero.
Grazie per la solidarietà.Una di Mozzate che si aspetta Giustizia!!!!!!!
In galera gli amministratori che rubano al popolo. Questa é la vera giustizia. é ora di finirla e non solo in quel paese dell'articolo.
Gino. Milano
a mio paese a ladri tagliano mani. Qui deve fare anche cosi.
vergonia
Non hai torto ma se qui facessimo così diventerebbe un paese di monchi!
Ahahahahaha......
Luca
Ora sembra che il nuovo sindaco "piagnone" starebbe seduto su un tesoretto di ben 20 milioni di Euro e non lo sa. Parola di un candidato sconfitto alle elezioni comunali. Vacci a capire!
Mozzatese depresso.
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