Una clinica degli orrori in una delle più belle località della riviera amalfitana
di Sivio Foini
Un operatore socio-sanitario in servizio notturno presso una clinica per disabili a Meta di Sorrento è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona, maltrattamento e abbandono di persone incapaci. Tutto ciò a gravissimo danno di trentasette persone non autosufficienti tenute in stato di segregazione e profondo degrado. I Carabinieri si sono trovati davanti a scene degne di un film dell’orrore: i disabili, nudi, senza nemmeno indosso gli indumenti intimi, tenuti in totale promiscuità e abbandonati totalmente a se stessi. Una povera donna è stata rinvenuta chiusa a chiave in un fatiscente servizio igienico, al buio ed in mezzo a escrementi. I militari hanno sequestrato, oltre alla struttura a dir poco inadeguata ad accogliere persone per le gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, una grande quantità di farmaci scaduti. L’autorità giudiziaria ha così raccolto le segnalazioni trasmesse dai carabinieri a carico del legale rappresentate della struttura e del direttore sanitario mentre gli sfortunati ospiti rimarranno, ovviamente adeguatamente assistiti, nella struttura in attesa di migliore ed umana sistemazione.
A conoscenza del gravissimo avvenimento, il ministro della salute Lorenzin, giustamente indignata, ha dichiarato: “Strutture come quella messa sotto sequestro a Napoli non dovranno più esistere su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa dei carabinieri del Nas, al quale va il mio più sentito ringraziamento per l’operazione condotta, serve da spunto per mettere immediatamente in moto una task force per controlli severissimi. Il ministero è a disposizione delle autorità sanitarie locali per eventuali azioni a tutela dei 37 disabili, ancora ospiti della struttura sotto sequestro, e si riserva ogni azione contro questi operatori indegni di fare parte del sistema sanitario nazionale”.
di Sivio Foini
Un operatore socio-sanitario in servizio notturno presso una clinica per disabili a Meta di Sorrento è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona, maltrattamento e abbandono di persone incapaci. Tutto ciò a gravissimo danno di trentasette persone non autosufficienti tenute in stato di segregazione e profondo degrado. I Carabinieri si sono trovati davanti a scene degne di un film dell’orrore: i disabili, nudi, senza nemmeno indosso gli indumenti intimi, tenuti in totale promiscuità e abbandonati totalmente a se stessi. Una povera donna è stata rinvenuta chiusa a chiave in un fatiscente servizio igienico, al buio ed in mezzo a escrementi. I militari hanno sequestrato, oltre alla struttura a dir poco inadeguata ad accogliere persone per le gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, una grande quantità di farmaci scaduti. L’autorità giudiziaria ha così raccolto le segnalazioni trasmesse dai carabinieri a carico del legale rappresentate della struttura e del direttore sanitario mentre gli sfortunati ospiti rimarranno, ovviamente adeguatamente assistiti, nella struttura in attesa di migliore ed umana sistemazione.
A conoscenza del gravissimo avvenimento, il ministro della salute Lorenzin, giustamente indignata, ha dichiarato: “Strutture come quella messa sotto sequestro a Napoli non dovranno più esistere su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa dei carabinieri del Nas, al quale va il mio più sentito ringraziamento per l’operazione condotta, serve da spunto per mettere immediatamente in moto una task force per controlli severissimi. Il ministero è a disposizione delle autorità sanitarie locali per eventuali azioni a tutela dei 37 disabili, ancora ospiti della struttura sotto sequestro, e si riserva ogni azione contro questi operatori indegni di fare parte del sistema sanitario nazionale”.
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