La decadenza di Silvio Berlusconi "dalla carica di senatore è impensabile e costituzionalmente inaccettabile". Così Angelino Alfano al termine del vertice Pdl ad Arcore. Un incontro convocato da Berlusconi per confrontarsi sulla strategia in vista della riunione del 9 settembre della Giunta del Senato chiamata a decidere sulla sua decadenza. Per il Pd è impensabile non rispettare le sentenze.
Radio Vaticana - La decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore è impensabile e costituzionalmente inaccettabile. E’ quanto afferma il segretario del Pdl Alfano in una dichiarazione al termine del vertice del partito ad Arcore durato quasi cinque ore. Il Pdl, aggiunge Alfano, è unito al fianco del suo presidente. Una sottolineatura questa per provare a ridimensionare il confronto in atto tra falchi e colombe. Con i primi che sollecitano Berlusconi a togliere l’appoggio al governo Letta. Ma non sembra questa la linea prevalsa stasera se Alfano è tornato a chiedere il rispetto degli impegni programmatici del Governo del quale è vicepremier, a partire dall’abolizione dell’Imu sulla prima casa senza più rinvii. Prima della fine del vertice era intervenuto il leader di Scelta civica, l’ex premier Monti, per sollecitare il governo ad andare avanti e a non subire diktat. Il premier Letta si dice fiducioso sulla possibilità di trovare una soluzione che eviti la crisi. Ma tutti, aggiunge, devono attenersi alla legge. E così il Pd è compatto nel dire no all’amnistia e ad altri salvacondotto per Berlusconi. Mentre il leader dei 5 Stelle Grillo ribadisce che il suo Movimento non è disponibile a nuove maggioranze in caso di crisi.
Radio Vaticana - La decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore è impensabile e costituzionalmente inaccettabile. E’ quanto afferma il segretario del Pdl Alfano in una dichiarazione al termine del vertice del partito ad Arcore durato quasi cinque ore. Il Pdl, aggiunge Alfano, è unito al fianco del suo presidente. Una sottolineatura questa per provare a ridimensionare il confronto in atto tra falchi e colombe. Con i primi che sollecitano Berlusconi a togliere l’appoggio al governo Letta. Ma non sembra questa la linea prevalsa stasera se Alfano è tornato a chiedere il rispetto degli impegni programmatici del Governo del quale è vicepremier, a partire dall’abolizione dell’Imu sulla prima casa senza più rinvii. Prima della fine del vertice era intervenuto il leader di Scelta civica, l’ex premier Monti, per sollecitare il governo ad andare avanti e a non subire diktat. Il premier Letta si dice fiducioso sulla possibilità di trovare una soluzione che eviti la crisi. Ma tutti, aggiunge, devono attenersi alla legge. E così il Pd è compatto nel dire no all’amnistia e ad altri salvacondotto per Berlusconi. Mentre il leader dei 5 Stelle Grillo ribadisce che il suo Movimento non è disponibile a nuove maggioranze in caso di crisi.
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