Brasilia ha annunciato l’aumento della presenza di investigatori e pubblici ministeri in Amazzonia nel tentativo di contenere un potenziale aumento della deforestazione illegale.
Misna - Intervenendo a un seminario sul ‘polmone’ del pianeta, il ministro dell’Ambiente Izabella Teixeira ha spiegato che il rafforzamento delle misure è dovuto al cambio di ‘modus operandi’ da parte dei disboscatori che agiscono privilegiando l’abbattimento di porzioni sempre più ridotte, a ‘macchia di leopardo’ e mimetizzando i loro mezzi per renderli meno visibili nella foresta.
“La deforestazione sta cambiando. Si abbattono spazi sempre più piccoli che risultano più difficili da individuare. Perciò dobbiamo adattarci” le ha fatto eco la coordinatrice del piano anti-deforestazione Juliana Simoes, mostrandosi fiduciosa per il raggiungimento dell’obiettivo che il Brasile si è prefissato, ovvero la riduzione della distruzione dei boschi a ‘soli’ 3925 km2 nel 2020.
Dal 2014, ha aggiunto, il gigante sudamericano comincerà ad utilizzare un satellite prodotto in India per aumentare la risoluzione delle immagini necessarie a mappare il disboscamento. Attualmente usa un satellite statunitense che consente di individuare aree disboscate di 25 km2 o più; l’indiano riuscirebbe invece a svelare anche quelle fino a 2 km2.
Lo scorso anno la distruzione dell’Amazzonia ha toccato, secondo dati ufficiali, il livello più basso di sempre con 4751 km2 abbattuti; nel 2004 aveva raggiunto circa 28.000 km2.
Misna - Intervenendo a un seminario sul ‘polmone’ del pianeta, il ministro dell’Ambiente Izabella Teixeira ha spiegato che il rafforzamento delle misure è dovuto al cambio di ‘modus operandi’ da parte dei disboscatori che agiscono privilegiando l’abbattimento di porzioni sempre più ridotte, a ‘macchia di leopardo’ e mimetizzando i loro mezzi per renderli meno visibili nella foresta.
“La deforestazione sta cambiando. Si abbattono spazi sempre più piccoli che risultano più difficili da individuare. Perciò dobbiamo adattarci” le ha fatto eco la coordinatrice del piano anti-deforestazione Juliana Simoes, mostrandosi fiduciosa per il raggiungimento dell’obiettivo che il Brasile si è prefissato, ovvero la riduzione della distruzione dei boschi a ‘soli’ 3925 km2 nel 2020.
Dal 2014, ha aggiunto, il gigante sudamericano comincerà ad utilizzare un satellite prodotto in India per aumentare la risoluzione delle immagini necessarie a mappare il disboscamento. Attualmente usa un satellite statunitense che consente di individuare aree disboscate di 25 km2 o più; l’indiano riuscirebbe invece a svelare anche quelle fino a 2 km2.
Lo scorso anno la distruzione dell’Amazzonia ha toccato, secondo dati ufficiali, il livello più basso di sempre con 4751 km2 abbattuti; nel 2004 aveva raggiunto circa 28.000 km2.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.