Un tribunale penale internazionale incaricato di giudicare e condannare i crimini di guerra commessi in oltre vent’anni di conflitto nella Repubblica Democratica del Congo e, in particolare, gli stupri sulla popolazione femminile. È la richiesta formulata dall’avvocato congolese Hamuly Rely in una petizione che ha già raccolto una cinquantina di firme ‘di peso’ in tutto il mondo, tra attiviste dei diritti umani e personalità politiche.
Misna - “Non aprire un TPI per il Congo sarebbe una discriminazione nei confronti delle donne congolesi, principali vittime della guerriglia e delle violenze” afferma Rely, secondo cui il tribunale sarebbe chiamato a indagare sui crimini denunciati nel “rapporto mapping” delle Nazioni Unite sulle violenze in Congo tra il 1993 e il 2003.Se venisse realizzato e lavorasse con forza e coraggio “un simile tribunale potrebbe finalmente scoraggiare i criminali e dare giustizia alle vittime” ha confermato dal canto suo la Lega per i diritti della donna congolese, ong basata a Kinshasa.
La petizione, firmata tra gli altri dal ginecologo congolese Denis Mukwenge, candidato al Nobel per aver dedicato la vita alla cura delle donne vittime di stupri nell’est del Congo, è stata inviata al Segretario Generale dell’Onu Ban Ki moon, al presidente americano Barack Obama e al presidente della commissione dell’Unione Africana Nkosazana Dlamini Zuma.
Misna - “Non aprire un TPI per il Congo sarebbe una discriminazione nei confronti delle donne congolesi, principali vittime della guerriglia e delle violenze” afferma Rely, secondo cui il tribunale sarebbe chiamato a indagare sui crimini denunciati nel “rapporto mapping” delle Nazioni Unite sulle violenze in Congo tra il 1993 e il 2003.Se venisse realizzato e lavorasse con forza e coraggio “un simile tribunale potrebbe finalmente scoraggiare i criminali e dare giustizia alle vittime” ha confermato dal canto suo la Lega per i diritti della donna congolese, ong basata a Kinshasa.
La petizione, firmata tra gli altri dal ginecologo congolese Denis Mukwenge, candidato al Nobel per aver dedicato la vita alla cura delle donne vittime di stupri nell’est del Congo, è stata inviata al Segretario Generale dell’Onu Ban Ki moon, al presidente americano Barack Obama e al presidente della commissione dell’Unione Africana Nkosazana Dlamini Zuma.
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