martedì, agosto 27, 2013
Domani il Papa celebrerà a Roma la Messa di apertura del Capitolo generale dell’Ordine di Sant’Agostino.

Radio Vaticana - Nel giorno in cui la Chiesa ricorda il vescovo di Ippona, i religiosi agostiniani accoglieranno il Pontefice alle 18, nella Basilica di Sant’Agostino. Fu Innocenzo IV, nel XIII secolo, a dare il primo impulso a diverse comunità eremitiche a riunirsi in un Ordine religioso con la regola e lo stile di vita di Sant’Agostino. Al 96.mo priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, padre Robert Prevost - in carica da 12 anni e che si appresta a concludere il suo secondo mandato - Tiziana Campisi ha chiesto un bilancio personale e una riflessione sui primi mesi di Pontificato di Papa Francesco: ascolta

R. – Sono stati 12 anni positivi per quanto riguarda la vita dell’Ordine, grazie ad alcune cose concrete e all’apertura di nuove missioni. L’elemento di dialogo e di collaborazione tra le circoscrizioni è cresciuto molto.

D. – Come ha vissuto l’Ordine di Sant’Agostino l’inizio del Pontificato di Papa Francesco?

R. – Vediamo questo nuovo Papa come un grande dono per la Chiesa, nella stessa maniera in cui abbiamo vissuto il dono del Pontificato del Papa emerito Benedetto, che ha dato alla Chiesa l’insegnamento di Sant’Agostino in maniera molto grande e importante. Il nuovo Papa prende alcuni elementi del Pontificato di Benedetto con uno stile diverso e si avvicina al Popolo di Dio sempre con il messaggio del Vangelo. Vive, quindi, con la sua umanità, con la sua vicinanza, con questo grande amore, questa compassione, questa misericordia di cui parla molte volte e fa che il Vangelo sia un messaggio vivo per la gente, per il popolo. Per noi è un regalo, un dono, ma anche una grande sfida, questo nuovo Papa e tutto il suo messaggio.

D. – Domani, memoria liturgica di Sant’Agostino, si apre il vostro Capitolo Generale. In che modo state affrontando questo momento?

R. – Abbiamo scelto la data della solennità di Sant’Agostino per aprire il Capitolo, precisamente per l’importanza che ha Sant’Agostino per la vita dell’Ordine e per la vita della Chiesa. Sant’Agostino è una figura che ancora oggi ha molto da dire ai cristiani e al popolo, a tutti, quindi. E questo messaggio è qualcosa che deve anche guidare e accompagnare la riflessione e il lavoro del Capitolo. Agostino è davvero una figura, come teologo e come pastore, che ha molto da dire alla Chiesa di oggi. 

D. – Capitolo Generale, che viene accompagnato anche dalla preghiera del Papa...

R. – Certamente. Abbiamo ricevuto diversi segni della sua vicinanza nei nostri confronti. Qualche settimana fa abbiamo ricevuto dal cardinale Bertone, dalla segreteria di Stato, un messaggio in cui si comunicava questo desiderio del Papa di accompagnarci nel Capitolo Generale, riconoscendo l’importanza del Capitolo per la vita dell’Ordine, all’interno della Chiesa. Un Capitolo, in questo senso, è un evento ecclesiale non solo dell’Ordine. E noi siamo grati, siamo contenti di sapere che c’è anche questo accompagnamento, questa vicinanza del Santo Padre nei nostri confronti.

D. – Domani, memoria liturgica di Sant’Agostino, ma oggi memoria liturgica di Santa Monica, madre di Sant’Agostino. C’è anche l’intercessione di Santa Monica sul vostro Capitolo e su queste giornate?

R. – Santa Monica si può dire che sia anche nostra madre: la figura di Monica, che con le sue preghiere è riuscita a realizzare la conversione di Agostino, sempre attraverso la grazia di Dio. Possiamo dire che anche noi, come Ordine, vogliamo essere parte della vita della Chiesa e quindi Monica, con la sua preghiera, il suo amore, la sua intercessione accompagna l’Ordine in questo senso.


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