Alle proteste hanno aderito finora poche migliaia di persone. L'esercito blinda il Cairo e le principali città egiziane. Gli agenti sono equipaggiati con armi e proiettili veri.
Il Cairo (AsiaNews) - Poche migliaia di persone hanno aderito alle marce di protesta contro il colpo di Stato dell'esercito annunciate nei giorni scorsi dai Fratelli Musulmani. Previste per oggi pomeriggio le proteste sono state precedute da un duplice omicidio davanti al palazzo presidenziale di Heliopolis, dove due auto hanno aperto il fuoco contro l'edificio uccidendo un inserviente e un poliziotto. L'evento ha aumentato ancora di più il clima di tensione, a cui si aggiungono varie minacce di organizzazioni islamiste alle comunità cristiane. Per fermare nuove violenze dopo quelle contro i cristiani avvenute fra il 14 e il 17 agosto e i vari assalti a caserme di polizia e edifici della pubblica sicurezza, l'esercito e la polizia hanno dispiegato migliaia di agenti e soldati al Cairo e in vari centri dell'Alto Egitto.
Ieri, il ministero dell'Interno ha avvertito gli organizzatori delle manifestazioni che la polizia sarebbe stata armata con proiettili veri.
Al Cairo, gli agenti hanno bloccato le zone intorno ai luoghi delle proteste. A Mohandessin, le forze di sicurezza hanno sparato gas lacrimogeni e spari in aria per evitare che i manifestanti si avvicinassero a piazza della Sfinge. Fuori dalla capitale, le proteste sono in corso nelle città settentrionali di Alessandria, Beheira, e Menoufiya, Assiut, nell' Alto Egitto e a Gharbiya sul Delta del Nilo.
A Bani Suef, teatro di vari attacchi contro le caserme di polizia e chiese cristiane, sono stati schierati oltre 5mila fra agenti e soldati e 250 veicoli blindati.
Il Cairo (AsiaNews) - Poche migliaia di persone hanno aderito alle marce di protesta contro il colpo di Stato dell'esercito annunciate nei giorni scorsi dai Fratelli Musulmani. Previste per oggi pomeriggio le proteste sono state precedute da un duplice omicidio davanti al palazzo presidenziale di Heliopolis, dove due auto hanno aperto il fuoco contro l'edificio uccidendo un inserviente e un poliziotto. L'evento ha aumentato ancora di più il clima di tensione, a cui si aggiungono varie minacce di organizzazioni islamiste alle comunità cristiane. Per fermare nuove violenze dopo quelle contro i cristiani avvenute fra il 14 e il 17 agosto e i vari assalti a caserme di polizia e edifici della pubblica sicurezza, l'esercito e la polizia hanno dispiegato migliaia di agenti e soldati al Cairo e in vari centri dell'Alto Egitto.
Ieri, il ministero dell'Interno ha avvertito gli organizzatori delle manifestazioni che la polizia sarebbe stata armata con proiettili veri.
Al Cairo, gli agenti hanno bloccato le zone intorno ai luoghi delle proteste. A Mohandessin, le forze di sicurezza hanno sparato gas lacrimogeni e spari in aria per evitare che i manifestanti si avvicinassero a piazza della Sfinge. Fuori dalla capitale, le proteste sono in corso nelle città settentrionali di Alessandria, Beheira, e Menoufiya, Assiut, nell' Alto Egitto e a Gharbiya sul Delta del Nilo.
A Bani Suef, teatro di vari attacchi contro le caserme di polizia e chiese cristiane, sono stati schierati oltre 5mila fra agenti e soldati e 250 veicoli blindati.
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